La Rivoluzione Liberale - anno III - n. 30 - 22 luglio 1924

, 12:& span~ntano per le possibili sopprcssiom di gioi nati, cldlo ~trou.amento della libera stampa, <:: dicouo che in tal modo l 'opposi1,io11c s·irà N:,ffo... cala, impo:-::.ibilc, sono \·ili mecc..-uiici, cau~idi<.:i della opposizione: la }ibera sbmpa fa l 'uome, tonLo, le pcrsccnzioni cli stampa fanno l'uomo arguto. -\i fini ddla opposizione c-hc ,·oi volete fare, carissimi Jralrcs, vale p1ù un piccolo pa111. j>l1fct ricc-o <li chiaroscuri e di ,<.;fot1di 1 e che la gente !-e lo pas..-.;idi m.._1.noiu 111..1i110 1 che non lutti gli ~·ampoli di cui Jienotti Serrali, l'uomo pili noio~ del mondo, voleva mettere i11sic111enna came.-.clb :dh rh·oluzione 1nassim...1 lista. ~ella lotta (·011tro il g-iornalc libero i gon.:1,1i ,·im·ono sc.:.mpr(': nella lotta contro il giorn:tlc censuralo e imb;n·aglinto, hanno sempre perrluto. La limi1..:"!zÌ(inc lklLt libertà di stampa i: la. ginn:1:-;ti~-1 della i11tdligen;r"'1.,<la parte degli scrittoi i e <h parte dei lettori. P.aul Louis dke\·:-t : « I miei pamphlet..~? I m1Ci pnmphlels? :\In cos..1.\·olete mai che d dica, come faccio a s1amparli ! .\ lla scra 1 prima di aJ1da.1·ea lctto 1 io, po\·cro bo1il1omme1 se1·ivo qu.... ,lche foglio cli qu.a11to ho \·edulo ne11a gioniata: poi getto i LO STATO Con l'attuale cri:;;i politica e con i rimaneggiamenti teorico.pratici che il partito dominante è costretto a fa.re1 si può dire sia segnato i'n maniera assolutamente inequivocabile H crollo dello Stato-partito in Italia. orto nella concezione teorica del trapasso sociale, come 11unica forma di organizzazione, rivoluzionaria, che possa garentire 1e masse dai riton1i rea.zionarii, lo Stato-partito è forse u11 111ilo nel senso soreliano della parola 1 cioè un fatto sociale che, il gion10 in. cui si rendesse veramente possibile, sarebbe effetth·amente dive1~uto inutile. ~la, più ancora che per la sua iuutilità, costituente l'essenza del mito, lo Stat<rpartito è forse inconcepibile per la sua teleologia messianica, che è costretta a porre. dopo la sublimazione della lotta, la fine della lotta, dopo la guerra sociale la pace sociale, arrestando cosl la propria dom. matica ricostruttiva alle porte del1a vita, che è lotta eterna, destinata a rendere illusorio ogni trionfo. instabile ogni conquista, contingente ogni equilibrio, e che appunto 1 nel continuo porsi del. le cause e degli effetti, trova le ragioni del susseguirsi di sempre nuove aT111onie. La teoria dello Stato-prutito·, dunque, è fortemente. contraddetta da obbiezioni che muovono contemporaneamente dal terreno del liberaJismo e del marxismo e che si sforzano di segnarne la inutilità sia nel periodo dei conati rivoluzionarli sia in quello della catastrofe finale. Tuttavia la prassi dello Stato-par-1:ito non si arresterà ai due ultimi esperimenti, russo ed italiano, ma si riprodurrà continuamente per la stessa ragione che realizza. frequentemente l'in-azionale nella storia. * * * Specialmente nel campo delle nazioni aventi organiz1,a1..ione precapr:italistica, questa dottrina dello Stato-partito, essendo assw1ta in funzione, più che della lotta, della violell7.a della classi, è destinata ad essere utili2:zata, volta a volta, dall'una o dall'altra parte e cessando di essere specifica arma cli conquista di una classe rivolu. zionaria svela la sua intima essenza anti-Jibertaria ed anti-sociale attraverso le utilizzazioni reaziouarie piccolo-borghesi. )la anche nel campo della conclamata ri,·oluzioue proletaria lo Stato-partito è un'orga.nizza,. zioae giacobiaa e non sociale di governo, che il più delle Yolte sotto iridescenti formule verbali rinserra funzioni e realizzaz,ioni puramente capitalistiche. Cosi in Russia lo Stato.partito, sovrapponen. dosi al si;tema soviettista, mai vivificato dalla linfa popolare, e riproducente il difetto caratteristico di tutte le costitu1joni p1""eliberali <l'istituti giuridici formali vuoti di contenuto· um.ano, è rillscito a nient'altro che ad assicurare, attraverso devia1,ioni. indubbiamente fatali, l'uscita della Russia dalla organizzazione feudale e la sua entrata nel giuoco del capitaJismo mondiale, così' come la stessa critica socialista orma.i non nega. Nessuno certamente vorrà disconoscere la grande importanza di questa funzione economico-politica esercitata dalla rivoluzione russa, e la fatalità dei suoi atteggi.amenti giacobini, dipeude;iti appunto dallo sviluppo del p-rocesso rivoluzionario, ma nessuno, del pari, potrà disconoscere 11 fa:llimento dello Stato.partito inteso come organo <li trasfonnazione comunista. Forse questo fallimento involge la completa • sconti tta delle dottrine Yolontariste e degli sche1ni ideali precostituiti, e dimostra che la Russia ba fatto una. rivoluzione di tipo borghese, ma indubbiamente in tutti i conati pre-comunisti la dottriua dello Stato-partito fallisce il suo scopo, e, ·pur dimostrandosi con i suoi risultati .effica_ce organo di generiche realizzazioni _rivol~z1o?ane, è assai lungi dal condurre al1e nsoluziom p~e~ .stab'ilite. ** • Questo insuccesso è divenuto assai più caratteristico in seguito alPesperienza fascista. Per quanto i teorici naz.ional-fascisti non si siano ma.i resi sufficientemente conto del dualismo inLA RIVOLUZIONE LIBERALE fogli dalla fine -tn <.: la m:1tt111a dopo, trovo lutti 1 1,onlwmmes al mercato che hat11HJun pom,phift bello st..."lmfr.ltonc:llc.-nw.ni, e ~ In 11:1sconcl0nc1 uno con l'altro, fx..n:hl: dav't-ss<:rc d::nclc..."-;tino!•. L q11clo è \'CTo, non 11('} sig-111fic- LU"J volgar<.: che h oppo~iz.ionc tro\"i scmpn ..• cptakhf.' tipografo coraggioso, ma lll'l 1ig-11ifiu1t<, più allù eh~ la collaborazione fra .;crittor<.:e lettore .•.i fa p-iù intima, più S€rrala: i1Jvi1wibih:. Vi dico: 1.a (~rccia. lTna Creda artifìt:ialc, dov11h alle cure: dei go\'e-r11i « libcrtiddi •, che S'ltrifica110 st stes. si alb lortutH dc.-llc b1101J1• lcthrc-. .. Voi forse tro\·atc, in lult.o questo d1c ho detto, delle allusioni e dell~ malizie? Bnclat<.-,restiamo intesi : io ho parlato ciel celebre pa,nphlétafr frauce.~c Pa11l Louis Coudcr, nato nel 1772, morto nel 1825: tutti i commc.-11ti,tutte le dccluzioni, sono roba \·oslra: io ho Jalto st·mplic<:mculc: un pamphlet dei pa11,pldtls; se ci tro,·atc la mali. zia1 ~eguo è che i tempi sono maturi' pt.:r il dsorgirnento della buona prosa. politica, GJOV.\:-;:--1 .\:"-8.\J,IJ(). PARTITO sanabile esistente nel loro partito fra le masse incapsulate nelle corporazioni e gl'interessi padronali, specialmente agrari, da cui il fa~cismo è.: stato solledlato e prodotto, tuttavia non ci pare dubbio che se lo Stato fascista deve avere uu sigufocato, questo significato non può essere altro che quello di una dittatura incontrollata ed iucontrol]abile della classe borghese sulle altre. Ecco, dunque, che la prassi comunista dello Stato-partito si rovesc-ia completam.ente, e mentre in Russia viene utilizzata eia un partito pro. letario per sviluppare le condizioni stoiicbe della rivoluzione capitalista. iu Italia è sfruttata da un nucleo di ex-socialisti ri\·oluzionari per assicurare ristretti ceti parassitari contro la ri \'Oluzione dei partiti in marcia. Tn entrambi i casi lo Stato-pa/tito è un meccanismo reazionario, che ostacola il successo delle forze reali, e determina un lavorio in pura perdita : corrisponde a.i preconcetti dei condottieri e non alla reale condizione delle masse: forse potenzia, per virltt di contrapposto, le vere ei sostanziali forze ri \·oluzionarie del paese, che gli sono contro, ,ma non è esso stesso 11organo della rivoluzione, come p-retendono i suoi autori. Ju Russia doveva soccombere e soccomberà sia oerchè non corrisponde alla costituzione de.i Soviety che formalmente è una costituzione denlo. crati~a, sia' perchè nessun.a teoria politica o forza umana poteva impedire ai contadini russi, che. sono la stragrande maggioranr.a della popolazione, di cn~are le piccole proprietà. Basta leggere la storia della, divisione delle terre, dei Comitati dei poveri e le sollevazioni agraiic-, di cui è stato teatro la Russia durante gli ·ultimi auui, per comprendere a quale fantastica distanza ci troviamo sia dal co1n1111ismoteorico che dalle sue escogitazioni formali. In Italia egualmente doveva. soccombere e soccomberà per un complesso di ragioni economiche, sociali e politiche, che occorre brevemente specificare. Anzitutto la costituzione economica italiana è: beu lungi dall'aver prodott9 una classe capitalistica ben ·selezionata. e cosciente del suo compito economico nel processo della produzione. La pl~tocrazia italiana è1 in gra'u parte, di origine parassitaria ed affaristica, e non ha, perciò carat. teristiche di classe ben definite. Di più i nuclei plutocratici sono una esigua minoranza rispetto al rimanenente dei ceti medlO e piccolo-borghesi, che costituiscono l'impalca. tura sostanziale della società italiana. Quindi mentre una dittatura di plutocrati non può reggersi se non quando si serva di altre classi, il tentativo della dittatura dei medio, e dei piccoli borghesi 11011 può farsi che all 'iu:fuori dello Stato-partito', attraYerso il trasformismo giolittia1w, costituendo, implicitamente, un primo tentativo dì democrazia. Tutto ciò spiega perchè lo sforzo del Salvato. re1li di teorizzare il fascismo come lotta di classe della piccola borghesia può considerarsi fallito. Ma la ragione sostanziale del fallimento dello Stato fascista in Italia deve ricercarsi più che iu altro nell'illogicità del fine e nell'equ.i\·ocità della tattica adoperata per realizzarlo. Non è possibile suppore. nemmeno in sede di romanzo politico, che la dittatura di classe sia per la borghesia il 111Jglio1·modo per tutelare defi.nili1Jamen.te i proprii interessi economici perchè, in tal caso, la dittatura cli clnsse saYebbe già da tempo il sistema abituale cli governo del regime borghese. E' perfettamente inutile soltanto accennare alla stretta connessione che vi è tra il sistema delle cosiddette libertà economiche e quello delle liber. tà politiche. Basta, invece 1 affermare che solo ecce1ionaL mente ed in regime precapitalistico la borghesia parassitaria è portata a rifanne ctittatoria1i, Quindi, mentre la dottifoa dello Stato.partito ostacola, queste necessità vitali della borghesia e spostando la lotta politica sul terreno della ,~o. lenza, rende p-iù precario l'equilibrio borghese 1 le necessità econo-miche dei ceti che controllano la produzione debbCYDocostringerli a distruggere formalmente la loro stessa creazione. .\f..: -.opratutto l<, Statrr-1,artito in Italia apparira t.:no sl<..:rilc mim<:ti,;mo quando si (onsideri che il partito domin:rntc non ha mai nemmeno tc:nlato di ,H~truggt:r<:: la costituzione fondamentale .,lei Regno. .\n<hto ;J! p(Jkr(" p,-r appoggio dc:i ceti rJirig-Cnti e dt;]f,.! <•,1slt-militari, invc-;;tito <lal sovrano ,·omt! un prc:sirlcntt' <JUal<:iia,,i,11011. Mussolini non poteva più f:irc lo Stato-partito per la. stessa ragione d1c tgli aveva a<·t.·e:llato ] 'investitura del cosidetlo Stato di lutti. L'incompatibilità clc-lla C'Oesistenza dei due si.. stemi, J'illusorielà O',t.inzialc: del nistema giacr>- bi110, e 1a ne<·essità del trionfo <lcl buon S<:nso apparvero loj..!ic-amcntc agli r;.cc-hidegJi italiani quando il ])ucc: <lei :Fa,;;dsmo, inchinandosi ai piedi del Trmlù disse la frase storica: • )faestà, io \'1 porto la generazione cli Vittorio Vent.-f:o•· Da quel momc11lo lo Stato-P'àrlito esistette nella fantw;ia dei numerosi imhecilli ed avven• luricri che si oCC'U!XlllO di politka ma non nella realtà. ,Se la co11sucla farsa politica italiana fosse qualche cosa di diverso dal solito tessuto di incongruenze si potrebbe dire che lo Stat.o-partito in Italia non è esistito mai. E' esistilo solt,mto !'011. )lussolini che porto ai piedi del trono una generazione di rétori per avere l'inYestitura di primo ministro. GUIDO DORSO RITRATTO Di un antico si dice\·a, che o doYeva essere Cesare, o pazzo; di Robespierre si avrebbe _potuto dire, che o doveva essere il dittatore del mondo, o pa:t,zo. Ho cercato nella storia W1 uomo, a cui Rcbespie1Te si potesse assomigliare. Alcuni dei suoi amici ed. anche dei suoi nemici 1o han parager nato a Silla; ma c01n;en dire che i orimi llO'.l conoscesséro Robespierre, ed i secondi -non cono. scessero Silla. Robespierre ha molta somiglianza con Appio. Differivano nelle massime che predica vano ; non so se differissero nello scopo che si ave\·an prefisso, perchè per me è ben lontano dall'esser evidente che Robespierre predicando libertà non tendesse al dispotismo; ma ambedue legalmente ambiziosi, e nella loro ambizione, legalmente crudeli, egualmente imbecilli. Alubeclue volevano stabilir cou le leggi quel dispotismo, il qu.ale non è altro che 1a forza distrnttrice clella legge. Ambedue ebbero quell'autorità, che Macchiavelli chiama perico. losissima., libera nel potere, limitata nel tempo, onde nell'uomo nasce brama di perpetuarla, nè gli mancano i me7..zj; ma questi non essendosi dati dalla legge a quel fine al quale egli li indidzza, debbono per necessità divenir tirannici. ~è l'uuo nè Paltro comprese la massi111a o ,ài offender nessuno, o di fare le offese a un tratto, e di poi riassicurare gli uomini e dar loro cagioni di quietare e fennare l'animo; ma rinfrescavano • ogni gion10 nei cittadini con nuove crudeltà, nuovi ti mori 1 e re:ndevan feroce quel popolo che volev.an don1iiuare. Ambedue \·o1evan stabilire l'impero col terrore; non e-ran mi1ièa.ri, nè. so!- frivai1o la milizia della quale te1119"ano 1 ma avevano alla medesima sostituita l'inqtùsizione ed una prostituzione cli giudizii, che è più crudele di ogni milizia, pcrchè è costretta a punire i delitti che questa previene, eà accresce i sospetti che questa minorn. Qnesta specie di tirannide, che chiaina.rni potrebbe decemvirale, è la più terribile di tutte, ma per buona sorte è la meno durevole. VINCENZO CUOCO. Libertà è lotta Cittadini del secolo XX, opponiamo alla concezione medievale cli nazione e ru1tinazione il diritto politico e civile di tntte le idee e di tutti i pcasieri, la citt:iclinanza di tutte le idealità nel seno del Paese. Consape\'Oli che la storia di una nazione è creata dal risultato della lotta tra le forze· politiche che dal suo seno si esprimono e nel suo seno operauo, rh·endichiamo il diritto di Yita e cli azione per ogni partito politico, il dititto delle minoranze a diventar maggioran1..e, la libertà di propagandare il prop1;0 credo politico. Ma soltanto un,- salda coscienza politica può ctare il giusto senso delle civiche libertà, eh~ sono ttn diritto ed ,m dovere nello stesso tempo. Coscienz...'le.cl educazione politica si acqu..istano at. traYerso la consuetudine delle lotte civili dei Paititi 1 i quali tutti banno u.n minimo comune denominatore. che consiste nella. 11 felicità• della, P~tria, cui conb;buiscono parimenti, detenni. nandone lo sviluppo e le fortune, perchè il contrasto delle forze si risolve ne1l1equ.ilibrio a queste e a quello necessado. Ogni Partite ha ru1a sua formazione storica da compiere ha una necessità sociale cui obbedire : determinare, perciò, la fon11azio11edi Partiti, equivale a regolare lai circolazione sanguigna della Nazione, impedire questn fonnazi011e è qu.anto vol~ arrestare la vita ciel Paese. G. LAZZERI PIERO 60BETTI - Edifol'e TORINO - Via XX Settembre, 60 SCI{ITTI Sr-L FASCIS.\ifO: G. AMt.'IIJfJIA: r·n11 U1Jil1Jglialibn1JlP L. 11,- L. S.\LVAT/JHELLI: 1',azirm1Jlfasci.sma (i vnl. di pa;t. 20/J " 7.00 GHILJJHH;: LP (!Pt,Pr/'Jzù.,ni nel /o.;c1smti I vol. di f>f1?. 48. . ,, 3 - 1·. [-'()l!\JESTISI: GPr1JrchiesindfJCIJli ff vr,J. di pa~. 5f.i . » 3Lurc;r f;TI.H7,(J: Pr.ipr1larisrtil'J e f«- r.;rism,"J n 14PROBLE_\ifl POLITICI I~. BEr:TJJ: La Fr11r,.r-e au r/1ilir--11 du 111,,r,r/e (un vol. di pa.g. 4!J1 L. 3 A O I STASO: Il proble-m.a i/1Jlt/J7/Q (2' edizione, 5° migliaio. . ,, 1.2-'5 A. 01 Snso: PrPgivdi~i ecwvJ"trtir1 ,, 6, - L. E1s.1t:01: Le lolle del la,x,ro 11 voi. di pag. 300 " 10,00 T. l'iAVARBAMASI: fl problerrv.L fe1r1r mini/e nel dopo q,.1,erra . F. NJTTI: La trogedia dell'Europa - Che forà l'An,erica? J. STt:ART MlLL: l ·.-libertà /in preparazione) G. STOLFI: La Basilicata senza SCWJ- • 1,2'> ,, 14le li voi. di pag. 100: • 6 - Che cos' è r Inghilterra. - Scritti di ANSALDO, BORSA, CRESPI, DE Ri::GGIERO, GIORDA,,I, ROSSELLI . J) 6PROBLE:.\11 YIILITARI Gen. C. AssuM: La priraa difesa del Grappa (con 2 carte geograf.) L. i0,50 PAPAFAVA: Badoglio a Caporetto (esaurito) " 4ARTE P. GOBETII: Felice Casora.ti (50 tavole) Edizione di gran lusso in carta a mano, rilegata. . L. 50FILOSOFIA A. D'ENTREVES: Il fondamento della filosofia giuridica hegeliana " 7 - P. GOBETTI: La filosofia politica di V.. 4.lfieri (esaurito) TEATRO E. PEA: Prime pioggie (dramma) L. 4E. PEA: Rosa di Sion (dramma) " 4c. LODOVICI: L'Idiota (commedia) " 4F. HEBBEL: Arrnese Bernauer (tragedia) " 6~ ùETTERATURA F. M. BONGIO\'ANNI: T'enti poesie con incisioni in legno originali di N. Galante) . L. 8V. CENTO: io e Me .. .J.llaricercà di Cristo " 6 - T. FIORE: Eroe svegliato asceta perfetto ,, 4T. FIORE: Uccidi (con disegni dt F. Casorati) ,, 10 - R. JESURU~,r: il dono di Lucifero " 4 - CRJTICA G. PREZZOLINI: G. Papini . . L. 7G. SCIORTINO: L'epoca della critica ,, 3 - A. TILGHER: Goldoni (in preparazione) . Si spediscono franchi di porto a cl,:i,manda cartolina vaglia all'Editore Piero G<lbettì - Torino via XX Settembre, 60.

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