RE NUDO - Anno II - n. 5 - maggio 1971

RE NUD0/8 Questo è il pericolo che corre ogni comune agricola poiché di fatto i problemi pratici sono tali e tanti da risolvere che l'azione politica « esterna » rischia sempre di esse– re messa in secondo piano. LA COMUNE CINES~ A questo punto non possiamo di– menticare le comuni cinesi dove si sta portando avanti il più vasto e impegnativo discorso della comu– ne agricola dopo la « presa del po– tere». La comune media cinese ospita dalle. 20.000 alle 30.000 persone e coltiva dai 1.000 ai 2.000 ettari di terreno, produce in proprio tutti gli attrezzi piccoli e medi necessari all'agricoltura, contiene in genere anche una piccola acciaieria, offi– cine per la riparazione dei tratto– ri e delle pompe. Ospita asili, scuole elementari e secondarie, almeno un ospedale ed alcune infermerie, dove coesisto– no la medicina tradizionale (erbe, agopuntura, massaggi e ginnastica terapeutica) e la medicina occi– dentale. Le prime sonò state fondate sul finire del 1958; la costituzione del– le comuni e delle aziende agrico– le di tutto il popolo, è legata es– senzialmente allo sviluppo delle forze produttive e alla crescita della coscienza delle masse. Prima c'erano le cooperative, che Liu Shao Chi avrebbe voluto man– tenere. Quel sistema basato sulle « 4 libertà »: di profitto, di compra– vendita dei terreni, di assumere mano d'opera salariata, di respon– sabilità individuale, che stava por– tando la'gricoltura cinese di nuo– vo verso il capitalismo. Dopo la rivoluzione culturale pro– letaria i membri delle comuni del giugno 1967 dopo quel momerito di critica rivoluzionaria, hanno votato contro la conservazione delle coo– perative e in ogni comune, in ogni brigata, in ogni squadra, è stato fondato il comitato rivoluzionario di triplice unione: composto da quadri rivoluzionari, rappresentan– ti delle masse, membri della mi– lizia popolare. L'aspetto importante della lotta di classe della comune è impedire che la·scuola sia diretta dai vecchi intellettuali, chi effettivamente di– rige la scuola sono contadini po– veri e medi degli strati inferiori. Materie d'insegnamento sono: le opere del presidente Mao, la cono– scenza dell'industria dèll'agricol– tura, la conoscenza scientifica, l'in– segnamento della lotta di classe. Il P'artito è presente come organo dirigente, basato sul principio del centralismo democratico. Nella co– mune agricola cinese le cosiddet– te malattie nervose sono pratica– mente assenti, dato molto impor– tante, e le malattie mentali anch'es– se estremaniente rare, vengono curate .nelle comuni per mezzo del– l'agopuntura e di erbe medicinali. Solo in casi estremamente gravi, peraltro quasi inesistenti, ci sono cliniche specializzate nelle grandi città, dove il trattamento, oltre a ginnastica ritmica, di massaggi, ha alla base il concetto per cui l'in– dividuo non deve essere ulterior– mente escluso dal resto della so– cietà, ma al contrario, deve esse– re in maggior misura degli altri, trattato come un fratello, un amico, un compagno. LA COMUNE È LA CELLULA DELLA STRATEGIA ALTERNATIVA La Comune è l'esperienza ·che uni– sce in tutto il mondo i gruppi poli– tici giovanili dagli hippy, ai freaks, ai drop-out cioè a chiunque, an– che senza aver fatto una appro– fondita analisi politica, rifiutata di lasciarsi contaminare fisicamente e mentalmente dall'inquinamento vitale e culturale prodotto dal MO– STRUOSO SISTEMA CAPITALI– STICO. Solo vivendo insieme, solo non do– vendo rendere conto a nessuno delle proprie azioni e dei propri pensieri se non ai compagni e ai fratelli che hanno fatto una scelta radicale, si può diventare diversi, produrre lavoro, cultura, strategie alternative. E' in AmeriKa e in Inghilterra che è nata dai giovani la teoria e la strategia dell'AL TERNATIVA. . La rabbia e l'odio di classe non vanno certamente · addomesticati, come tentano di fare in tutto il mondo i borghesi, ma fino al mo– mento della rivoluzione vanno usa- ti con intelligenza. Vanno sopra!-· tutto vissuti. · La nostra rabbia deve trasformarsi in coscienza polltica, il nostro odio per i nemici deve essere AMORE per i fratelli e i compagni. Questa è l'unica via per salvarsi dall'in– quinamento mentale. La rivoluzio– ne va fatta contemporaneamente dentro di noi e fuori di noi. VO– GLIAMO LA RIVOLUZIONE SU– BITO. VOGLIAMO LA FELICITA' SUBITO. FACCIAMO DIECI, CEN– TO, MILLE COMUNI. Questi sono le parole d'ordine con cui i compagni e i fratelli di tutto il mondo si sono mossi e si stan– no muovendo. PARADISE NOW, LI– BERATION NOW vogliono dire smettere di menarla, di coprire le nostre miserie con il falso impe– gno politico, ricordandosi che il si– stema non teme le parole ma i FATTI. Guardiamoci per un attimo come siamo: è cambiato il nostro rap– porto con gli altri? Abbiamo im- Emmanuel Petrakls, Clté SNCF, n. 7 de St. Marcelin, Veyn~s, 05, France. VOGLIAMO CREARE UNA COM.UNE EROTICA Siamo un coppia di poco più di trent'anni ~on_quattro ba_m– bini piccoli. Abitiamo in un appartamento dt cinque locai, a Veynes, Hautes Alpes (Veynes è un villaggio franc~se. di 4.500 abitanti situato in una verde spianata a 800 metn dt altezza e circo~dato da montagne. Il tempo è in prevalenza secco e solatio) e abbiamo preso in affitto un pezzo di terra dove col– tiviamo verdure e alleviamo polli. Vorremmo formare una comunità affettiva (love communlty) con altre persone che desider~no u:1ir~i a noi. Desidere:emmo m_et~ , terci in sintonia con le vibrazioni della natura (glt elementi, t vegetali, gli animali) e mediante ques~o giungere_ alla compren~ sione e a/l'empatia reciproche di cut la comunione erotica, ti canto, la danza sono le principali espressioni. Eros è una forza vitale che pervade globalmente il corpo e la mente e che pro– duce la nostra energia creativa. La società tradizionale lo repri- · me e ne consegue la perversione di altre energie vitali. Le qualità personali essenziali in questa_ impresa ~ono un~ piena e costante dedizione agli scopi della comunità, stabi– lità emotiva, un vero desiderio di esplorazione e completamento sessuàli, apertura verso /'accettazio!1e di nuovi modelli qi vita e l'apprendimento di capacità pratiche, amore per la vita. al– l'aria aperta, per i bambini, per gli animali. Vorre'!'mo via{!gtare verso nuovi mondi di percezione, ma con mezzt naturalt, non con stimolanti artificiali. Intendiamo affittare una fattoria per la prossima primavera; nel frattempo sono disponibili nel centro di Veynes qui}' ap– partamenti in un vecchio edificio c~e ve!"g~no Cf!d1;1t1 ,n af~ fitto gratuito, in cambio di piccole riparazioni e 1711g/Joram~nt1. Vorremmo essere autosufficienti; le nostre bas, economiche dovrebbero fondarsi sulle varie capacità dei partecipanti. La semplicità materiale è alla base della nostra vita. Se siete interessati, mandateci per favore i vostri dati e l'in– dicazione delle vostre capacità, accludendo un bigi/etto ri– sposta internazionale. parato a fare l'amore in modo li– bero? Abbiamo superato la pro– prietà privata del nostro uomo. o della nostra donna? Che cosa in– segneremo ai nostri figli? Ma le contraddizioni borghesi non si superano senza la rivoluzione. CHIARO. E QUANDO INCOMIN– CEREMO A FARLA? Le nostre coppie rivoluzionarie non fanno paura ai borghesi: o so– no sterili o allevano figli nevrotici. Di BAMBINI NOSTRI, comunque, in giro se ne vedono ben pochi. I fratefli e i compagni di altri paesi hanno capito che i bambini sono la nostra ricchezza. I fratelli e i compagni che hanno già 30-40 annr hanno capito eh~ essere giovani non è un fatto fi– sico ma mentale. Per rimanere gio– vani e rivoluzionari la nostra alter– nativa di vita sono le comuni. Allo– ra ci accorgeremo che è un fra-. tello chiunque vive in una comunità libera (anche se non politica) e che tutti dobbiamo lavorare per creare la LIBERA TRIBU' UMANA .• Per capire che cosa significa tribù bastava essere a Londra la scorsa estate. af primo raduno del MO– VIMENTO DELLE COMUNI. Ci si sarebbe aspettati una assem– blea, invece è stata una grande fe– sta tra fratelll. Ragazzi, ragazze, gruppi e coppie e tantissimi bam– bini Incredibilmente felici che suo– navano, ballavano, offrivano a tutti ciotole di riso macrobiotico. Poco rivoluzionario? Ma era in un par– co della città, diventato il LORO PARCO, improvvisamente . tutelato dalle LIBERE LEGGI DELLA TRI– BU': felicità, amore, fratellanza, di- fesa dai nemici. · Solo così di anno in anno diven– teremo diversi. Lavo.reremo dentro e fuori di noi per diventare diversi da quei poveretti dei nostri geni– tori, diversi da chi ci ha educato, da chiunque e da qualunque cosa ci avveleni la mente, ce la pro– grammi su circuiti prefissati. C'è ancora qualcuno che si illude at– traverso la Kultura o la scienza di essere libero: e non si accorge che è -solo la vita, è solo i'ESPE– RiENZA ad allargare la nostra co– scienza. Da quando siamo nati, la società attraverso la sua Kultura e le sue istituzioni, la famiglia al primo po– sto, ha castrato e FALSIFICATO ogni nostra sensazione, ogni nostro istinto, ogni nostro desiderio. La stinto, ogni nostro desiderio. La funzione della famiglia è quella di reprimere ogni impulso spontaneo e creativo sostituendolo con una falsa sensazione di sicurezza (que– sto lo dice il compagno Lalng, ve– di « La polltica dell'esperienza » Feltrinelli editore, di negare la mor– te evitando la vita, di creare i'UOMO A UNA SOLA DIMEN– SIONE. Ma i fratelli e le sorelle del cir– colo delle erbe, i fratelli che risco– prono la via orientale ci testimo– niano che l'uomo ha da esplorare infinite dimensioni dentro di .sé e dovrà farlo presto se non vorrà es– sere annientato da quello che lui stesso con le sue mani ha prodot– to fuori di sé: sfruttamento del– l'uomo sull'uomo, barbarie, tortu– re, uccisioni, inquinamento totale. Vivere insieme, creare una comu– ne, una comunità, incominciare a pensare in termini di « TRIBU' ,. significa diventare dlvenil. E sa non

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