Rivista Critica del Socialismo - fasc 8 - ago. 1899

764 JHVISTA CRITlCA DEI. SOCIALISMO merosa alla procreazio ne imprevide nte che supera i me-.-;zi di sussistenz11 . .Ma l'autore respinge tale legge di popolazione auto matica, cercan do di– mostrare, come in questi ultim i anni i salar i sono aumentati perfino con riduzione d'ore di lavoro , al tempo stesso che i prezzi delle mer•.li sono in una progressiva diminuzione, di mo:l.o che i due fenomeni accoppiat i favoriscono direttamente il benessere della generalità . Esam iuati quindi i vari periodi d€'llo sviluppo capitali st ico, viene a parlare del fenomeno di quei sindacati, di quelle leghe capitalistidle che sono la caratteristica del mondo moderno: il r.he, se rafforza le classi ea– pitalisticfie; ha anche influenza sullo stato degli opera i perchè essi restrin – gono s.:impre più la prod uzione e lieenziano qua.si tutti gli operai, che erano impiegati nelle singole produzioni isolate, mediante un ult eriore perfeziona mento mecoanioo, ed un piì1 forte impiego di oapitale tecnico. E' cosi che ~i crea no quelle forti legioni di sopran numeri ohe costituiscono un eccesso di popolazio ne, non naturale, ma artifioiale , prodotto dall e esi– genze dell'i!!dustria moderna . 'l\1.]e disoccupazione è danriosa per la società intera, è inutile per la ola~se capitalistica; ma anche per gli operai Il.bili. che ottengono elevazi one di salario e dimi nuzione di ore di lavoro. 'f ubto ciò, secondo il 'l'ombesi, è una sole1rne smentita alle Jtrevisioui delhl scuola marxista, per la quale il progresso indast.riale doveva divi– dere la società. in due campi opposti: capitalisti ed opera.i. lnYece assi– stiamo ad un CLontrasto tra. operai qualifi cati e opera i non qualifi ca.ti. con– trasto che si rende sempn, più acuto ,u:;no mano che a questi ultimi viene preclusa ogni speranza di owupazione, e la lotta invece che delin earsi t ra padroni ed operai si delinea tra le classi lavoratrici. Coloro che per una maggiore abilità produttiva e un maggiore perfe– zionamento meccllni<'o trovano un miglioramento di condizioni di vita , rip:!diano ogni solidarietà con i rifiutati dal progresso stesso, ed i p:idrogi iutanto nelle loro lotte con gli occupat i si serv, mo di quelli sopi-annumeri. ì\la mentre per il V lllHlervelde e per Lori a non si può affermare che esista tra i due grnppi quell'opposizione d'int eressi che caratterizza la lotta di clas:-,i, pel 'fombesi invece la scissio)le esiste in un modo più duratur o, se non eterno e cesserà non per la caduta degli odierni rapporti economici, secondo la t.eoria catastrofica marxista ; ma per l'evoluzione capitalistica. ehe schìuderil. orizzonti migliori all'avvenire della società., e che permetterà con il progre sso dell'i ndustria di occupare tutta !a massa di soprannu meri che forma la J)Opolazione ecce.,siva ("apifoli.<ttica. G. M.. Paolo 0r ano. - fl prec1i1wore italiaiw di Carlo Jlarx ~ Saggi critici con prefazi one di Giacomo Barzellotti. Homa , Voghera ed., 1899. In questo ·saggio, ch'è il primo d'una raccolta di tre , e il più impor– tante e il più r~:ente, Paolo Orano lega a sè oou un vincolo immediato lo spirito del lettore, per la forza con cui afferma non solo il suo metodo positiv o (di che si compiace l'illustre professore che ha scritta la prefazione). • ma la sua fede posiLivista; per la chiarezza e semplicita (forse, in certi punti , troppo schematic a e tr oppo ridotta in piccoli esempi scolastici ) nella

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