Rivista Critica del Socialismo - fasc 8 - ago. 1899

754 Ri\'ISTA CRITICA DEL SùClALISMO Jaurè s - diee - coudamm l'o rganizzazione ca.ttoli"-a, siccome una. ist ituzione fo1data. sull' autor ità e non s' accorge che il C?llett ivismo riposa sul medesimo fondamento, mettendo g1i uomini in flllela J'>tl'pefoa. Si scaglia cont ro l'intervento dello f;tato con le solite e comun issime idee ed evoca le parole del sogno <li Rosseau: e il faudrai t des dieux pour gouverner !es hommes • : se non dei, almeno arcnng eli o angeli. Lo Stato, dice, non è afl:'l.tto infa llibile e si mera\•iglia che Ja urés, il quale protesta .:ontro la tirannia dello Stato in mater ia politica e filosofìM. aspiri al collett ivismo che è tirannia. economica. Là ove la libertà è assente, la se1·vitù rt>gnn: ecco nnche perc:i.è le teorie dei socialist i son tanto cont raditto rie e ne rilev11.mm , citando Marx, nel Capi!n l e La vie sociale nP.serà dégag ée Gu 11Uf1ge myst iqne qui eu voile l'aspet t. que le jour où s'y wanifestera l'oeuvre d'hommes fi1Jre11Ìe11t associèf/, ogi.,;.çant cons.;ie-mment et tnltitre.~de le1t·r 1,ropre ·nwiwem ent 110- cia l • Ecco il sistema di se1·vitù, e,, ;cla.ma scandalizzat o l'A., senza che il sospett o di non nverne capito un'a cca si affacci alla sna mente. Anzi inoalza rceravigliat.o semprè come mai un filosofo - lo J aur és - un antico professore pos;,a soste nere senza ride re, che l'or ganiz:,,.nzione di un sistema sociale, in cui ciascun individuo dovrà abdicare nelle mani dello Star.oalla dir ezione del suo lavoro, al diri tto di discutere il valore dei suoi serv igi, ecc. sin un progresso. Il prog-resso della mornlità si sviluppa parall elamente .alla responsabilità, la quale è ut ile e morale anohe nella vita economica. E conclude: e ~oi a.spett iamo la l"isposta di Jau rés >. Sta te fresco, sig. l\fa rtinen u ! G. Cagniard - L <!.<: • lntellectue ls > - llevue Sochili.r;te, apl'ile e giugno 1899. Spesso il titolo di un parti to, di una istituzione è lo sfoggio lussu– reggia nte del pavone e gli [ntellelluali in .Franci:i.ne danno un esempio luminoso : essi potrebbero da\"'vero nomars i gli anti-int ellelhtali : Yedi i– ronia dei nomi. Kell' affal'e Dreyfus i veri intellettuali non sono affatto mancati, ma, per colmo, coloro i quali ernno la negnzione dell' intellettua– lismo, integra lmente inteso, s'appellan o intellet tuali . li Gagninrd mette netta questa dist inzione, occupnndosi nel primo arti colo dei veri intellelfuali. di quelli che, nel!:t crisi nttrnver sat.n.d1dla na;:ione francese, 1ecero par• tito per la giustir.in inspirando si n,I alt e idealità. che reclamava no la re– d sione del processo. I Picquart , g!i Ja arés, i Zola sono esempi splendidi 1 che dimost rano a quali sag1'ifì<li può condu rre la po~sanza di ta li idenlit.à. Nel secondo e non breve art icolo l'nutoi-e esamina minut-amente le ten– den:.:e e le opinioni rliametrJ.lmente opposte ,\egli alti-i inle ll etfiuili, degli intellettuali di nome, componenti la Lega della Patr ia fra ncese. E Brnne – tière, il bancarott it?re della scienza, messosi a capo c.-edeva e necessario di mostrare che l'intelligenza ha una parte molto larg a negli affiwi JP.I paese i,,_ Ben detto, ma egli ha una seconda volta dimostrnto la banca– rott a del loro intell ettualismo. Non poteYn diversi.mente acea.dei·e nel una .assemblea di patrioti tanto ete r<1genei nel!e forme, ma t.antJ omogenei uella sostanza, nei reconditi fini : il duca.de Brog!ie, il duca d'Audifftet.P nsquit:r, il conte d'Hnussom·i!le, il visconte de 'i'G1gilé, il conte de li.un , l:"'ran\:OiS

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