Il Processo Valpreda - n. 3 - 25 febbraio 1972

Gove i Il voto dei Mentre comincia il festival di Sariremo per consolare le masse popolari di tutti i loro guai, si presenta a chiedere la fiducia un governo che per ottenere fiducia, anzi la benedizione dei padroni di titoli ne ha da vendere. Monocolore DC capeggiato da Andreotti, con Rumor ministro degli interni, Gonnella alla giustizia e Pella alle finanze: è un governo-carroarmato, che ha risuscitato le mummie più reazionarie dei tempi della legge truffa; dove l'ultima ombra rimasta di democrazia è lo -sganibetto di DonatCattin che fa finta di non giurare e poi giura, tanto per salvare la faccia. Un governo cos], è l'ultimo passo prima delle elezioni politiche anticipate. E' il governo giusto per preparare l'ultima e più grossa carta che i padroni giocano per deviare, sconfiggere e controllare la lotta proletaria. Che cosa si aspettano di ottenere, che cosa diranno ai proletari dai -palchi della. farsa elettorale? _ I fascisti ·cerchèannò.-·dl ·conqui-· - stare tutto lo spa"zio possibile tra gli elettori che vogliono _l'ord~ne, quel[o dove -i padroni possonò Jare tranquillamente i padroni e gli struttati devono accettarè lo sfruttamen; to, la miseria, l'oppressione. I fascisti si presenteranno come gli unici veri garanti di questo ordine. Intanto scateneranno le loro squadre armate contro· i compagni e i proletari. Nella campagna elett"orale, la prima parola d'ordine dei· proletari e dei compagn·i è: I FASCISTI NON ' H~NNO . DIRITTO DI PAROLA, DISTRUGGERE I FASCISTI E' COMPITO DEI PROLETARI. La DC da parte sua _vuole riconquista(e .!o SP,azio p.er_duto,_per. con- _tr?llare m~glio• l_a crts.i,_ p~r. dirig~rf la repressione, per affrontare le lotte operaie .nei con.tré_ltti.-Si presente- · rà,: çome j .suoi compari• di gqvetro, ·LA DISOCCUPAZIONE," E lt GAR.OVla sfrappare e comprare i voti pro.le- TA, ·E- OGGI VUOL·'.E RAC:CDGLlERE ! tari con le promesse e c::rn gli ingan- FRUTTI. ni. L_a DC deve es·sere attaccata. a fon.do. La sua sconfitta .è .necessaria _per imp_edì°r_eai padronT "di. élVer~. a dispòsizione. il -fulcrò ai ·tù"tf.e· ie l::iro ·manov·re· reaziònariè. · I ( PROCETARI ·oEvoNo · sMAsèHERÀRE. f --DE-NUNc1ARÈ UN SJSTEMA ·or 'G0'Ì/ERNO ·cHI: HA !_.~TTé:r c-R~St;E:RÈ. LA· CRis.,.: 11-PCI· cercherà di riconquistare in ter-mi~i d( vot~_-la~fi_-0u_~fà.:~h:e i prnleJa-ri no_,:i -h9n-no·più1-·P._e-rc;hhéanno· v·i- :s·ro·o·rmaJ conv~ il ;votb :e lé lotte si -allontànà_nosempr:e ptù fra· loro e si ·cor1trappongonò, -cné -èrèsè·è la ricerca dei voti e· diminuisce· ·1a-volontà ·IO·: : DE Va _~: :. -TVTTO .. ;4-L.. ··~.: _:_ .._., · · pèJ°PòL:o· . E ALLOR._A ~-EST/TUISCiLO/ di ;atte.re,. di agir-3, di trasformare le cose. Il PCI userà tutte le occasioni della campagna elettorale per recuperare credito e fiducia. IL.. PROCESSO VALPREDA E LE: ELEZIONI Il processo Valpreda è una di queste occasioni. Sarebbe piaciuto a "tutti farne uso per il loro scopo. Ai padroni, al governo, alla loro stampa, ai_ fascisti, sarebbe piaciuto fare un bel processo a Valpreda autore della strage, simbolo e rappresentante del nemico ch.3 vogliono abbattere, cioè della lotta proletaria. Non ce l'hanno fatta, abbiamo già detto perché. Sono costretti, tutti, a presentare Valpreda come un cittadino che chiede giustizia, anarchico ma non troppo, attaccato alle gnnne della zia e della nonna, che rifiuta il compito di rappresentare, in quanto imputato, un principio e una classe sociale. Quello che si accontentano di fare è chiedere a questo processo la conferma, l'esaltazione delle istituzioni dello stato, della magistratura, della giustizia. L'Italia è divisa in due, dicono, e i-I tribunale borghese deve fare da arbitro. L'Italia è divisa in due, sì, ma non certo tra chi crede Valpreda innocente e chi lo crede colpevole. E' divisa in due schieramenti avversari di classe, e l'arbitro non è certo il giudice Falco. Attorno al processo si è creato 25 febbraio 1972 3 • fJ a .... anche un fronte di democratici, che va dalle giornaliste mondane al PCI: sono quelli che subito dopo le bom• be hanno messo il capo sotto l'ala aspettando che passasse la tempe• sta, quelli che hanno avuto un infin1tà di dubbi pur conoscendo la verità, che hanno partecipato all'attacco rabbioso contro « gli _estremisti » (nessuno dimentica le dichiarazioni di Pajetta e di Amendola). Oggi, _dopo che la montatura padronale è caduta miseramente, dopo che la verità è stata dimostrata per opera di quegli stessi « estremisti », i democratici si sono presentati a raccogliere i frutti. Ma i vantaggi non sono poi molti, a fare i paladini della democraz,a, ma di quale democrazia? a criticare l'illegalità, ma in nome di quale legalità? a chiedere gìustizia, ma quale giustizia? li fronte democratico non può acc:uistare molto credito agli occhi dei proletari, perché la democrazia, la legalità, la giustizia che difende sono quelle dei padroni, che per ì proletari oggi significano l'arbitrio e la violenza più duri. I PROLETARI E LE ELEZIONI I proletari hanno preso un'altra strada. Sono estranei al gioco delle parti che è la politica dei padroni, del parlamento, delle elezioni. I proletari hanno un programma dì obiettivi che corrisponde ai loro bisogni. Coi voti, queste cose non si otterranno mai. ...

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