Giulio Caprin - Trieste e l'Italia

oO ·- tutto nelle sue parti orientali, l'Adriatico specialmente avrà da beneficiarne, perchè l'Adriatico è nel centro del Mediterraneo il golfo più prossimo ali 'Oriente. E nell'Adriatico Trieste, non per merito di chi lo tenne fino ad oggi, ma per natura e tradizione, e già da un secolo lo scalo del Levante. Sono le chiavi del Levante, perdute dall'antica Repubblica di Venezia, che l'Italia ritroverà a Trieste. Oggi o mal più. Ma non potrà riprenderle se non oggi, partecipando al conflitto che, scoppiato per l'equilibrio totale dell'Europa. fatalmente dai belligeranti va estendendosi agli stati neutrali che vogliano contare qualche cosa nell'equilibrio di domani. L'annessione di Trieste, della Venezia Giulia, del Trentino, è senza dubbio il gran debito d'onore che l'Italia ha giurato a sè stessa. Ma quand'anche - per ipotesi assurda - le ragioni ideali non potessero più sulle nuove generazioni, la questione di Trieste si imporrebbe lo stesso all'Italia d'oggi come una questione improrogabile di politica realistica. Questo del possesso di Trieste non è problema particolare, ma rientra nel problema generalissimo di equilibrio per cui oggi le potenze occidentali alleate alla Russia combattono contro il blocco austro-germanico. Del problema generale, quand'anche I 'I talia potesse con suo danno relativo disinteressarsi, vi è per lo meno un aspetto che la tocca direttamente : l'aspetto orientale. La tocca negli interessi e nei confini, perchè non solo l'attuale confine italo-austriaco è un assurdo strategico, ma perchè tutta la sponda orientale dell'Adriatico ha per l'Italia importanza di confine, come le coste belghe l'hanno per l'Inghilterra. B blioteca Gino Bianco

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