Giulio Caprin - Trieste e l'Italia

- 27 - t.a minaccia del porti ger• manici al mediterranei. Anche nel suo entroterra presente Trieste è minacciata dallo stesso governo che la domina dacchè il governo austriaco ha posto mano a sistemare le vie fluviali dell'interno, i bacini dal Danubio all 'Oder, dal Danubio all'Elba, e dall'Oder, per la Vistola, al Dnjester. I porti interni dell'Austria non potrebbero che danneggiare il porto adriatico a beneficio del mare del Nord. Oramai risulta con evidenza inconfutabile che il pericolo minacciante i principali porti mediterranei non è nella loro rivalità reciproca, ma in quella che a tutti i porti mediterranei minacciano i porti del mare settentrionale. Marsiglia, Genova, Trieste. Venezia si sono oramai divise naturalmente le loro sfere d'influenza: di poco possono estenderle se non si fermi e si restringa la estensione in senso contrariò delle sfere commerciali attratte verso Amburgo, Brema, Rotterdam. Anche nei commerci si delinea la rivalità e la lotta fatale tra gli interessi mediterranei e gli interessi germanici. Amburgo sola, con i suoi 221 milioni di quintali di merci. eguaglia il movimento sommato di Genova, Marsiglia, Trieste, Venezia e Fiume. Guai a chi per miseri rancori di confinanti aiuterà il trionfo del grande nemico comune 1 Trieste, per quanto l'Austria abbia tentanto di attrarla nell'orbita della civiltà germanica. rimane per natura un porto mediterraneo e non può attendere la sua fortuna avvenire se non dalla fortuna generale del Mediterraneo, dalla concordia della civiltà mediterranea contro l'invadenza germanica. Tali condizioni di fatto, dovute unicamente alla situaBiblioteca G ro Biarico

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