Enrico Burich - Fiume e l'Italia

- 19 - cosciimza nazionale, forse perchè sono furbi, non ostentano anzi nascondono la loro nazionalità, evitano ogni attrito cogli italiani, non si fanno avanti, vivono modestamente senza chieder nulla a nessuno, contenti di far buoni affari e di ammortizzare il debito che hanno contratto con chi li fece venire in città. A Fiume gli slavi sono allo stato latente perchè il governo ungherese nella mira assurda di magiarizzare addirittura la città, non s'è potuto servire di loro. In Dalmazia e nell'Istria sono più potenti, anzi in qualche posto sono già padroni perchè favoriti dai vari Hohenlohe che li hanno scagliati contro gH italiani. A Fiume invece gli slavi nella vita pubblica non hanno mai rappresentato nulla; si sono astenuti da ogni agitazione, non hanno preso parte mai a nessuna elezione, si sono disinteressati sempre di quanto succedeva in città. Non costituiscono per ora !)essun pericolo : essi stessi non mirano sul serio alla conquista di Fiume. Qualche ispirazione e qualche ordine a organizzarsi politicamente viene loro piuttosto da Zagabria e dall 'interno della Croazia. Là sì, c'è qualcuno che mira alla conquista di Fiume, per quel sogno ambizioso ancora molto vago che nel suo programma massimo comprende Trieste e Fiume. Ma devy l'Italia preoccuparsi delle aspirazioni confuse di questo popolo giovanissimo e anche animoso? Io stesso qualche anno fa attraversando in ferrovia la Croazia in compagnia di croati, dopo una lunga discussione, :ho brindato con loro alla gr.ande futura nazione serbo-croata senza Fiume e senza Trieste ... Questi slavr di Fiume, dalla sua annessione all'Italia! non avranno nulla da perdere, per il semplice fatto, co- Ì me abbiamo visto, che non posseggono nulla. Potranno I continuare indisturbati i loro affari, godranno anzi maggiore libertà di quanta non _ne godono ora; il governo I italiano potrà concedere loro, se sarà necessario, anche 1 una scuola. Nessun pericolo di un irredentismo slavo 1 dentro Fiume; gli slavi a Fiume saranno facilmente riducibili o sradicabili : per lo meno quanto in Istria o a Trieste stessa. Biblioteca Gino Bianco

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