Enrico Burich - Fiume e l'Italia

17 - campanile del suo Duomo è veneto; il dialetto parlato dalla stragrande maggioranza degli abitanti è di tipo veneto; la città vecchia è addirittura un lembo di Venezia. Chi entra a Fiume ha subito 1'impr 9 ssione di entrare in una città italiana. Negli ultimi trent'anni Fiume ha avuto uno sviluppo enorme a cui parteciparono gli ungheresi fatti venir giù artificialmente, come abbiamo detto, dai Carpazi e i croati calati dal contado. Nei primi tempi Fiume potè resistere e assimilare il contingentt straniero. E avrebbe certo continuato vittoriosamente quest'opera se il governo non avesse chiuso le porte che la mettono a contatto coli 'Istria e coll'Italia. Fiume conta poco più di cinquantamila abitanti, ma in realtà, data la sua posizione e il suo sviluppo, ha un fervore di vita commercialt e intellettuale ben superiore a quello di una città qualsiasi di ugual numero d'abitanti. Tre nazionalità sono rappresentate a Fiume : italiani, ungheresi e slavi ; ma di fronte a seimila ungheresi, a quindicimila slavi di tutte le gradazioni (croati, serbi, sloveni, slovacchi), a duemila rappresentanti di altre nazionalità, sta una massa compatta di ben ventisette mila italiani. Gli italiani sono dunque in maggioranza assoluta : la città appartiene a loro anche se si vogliono considerare I soitanto i numeri. Ma gli italiani costituiscono anche la part9 più cospicua intellettualmente e danno il tono fondamentale della città. Le tradizioni, cioè, gli usi e i costumi, lo spirito della città sono soltanto italiani; e italiani della miglior lega se hanno potuto resistere a tanti e svariati cozzi. Abbiamo visto che il Municipio è gloriosamente in mano degli italiani, nonostante le liste elettorali fatturate dal governo. E questo Municipio ha istituito buone scuole elementari é complementari, ha scelti con cura gli insegnanti, ha fondate biblioteche, ha premiati circoli di cultura, costruitr edifici modernissimi per le sue scuole. Professori e confprenzieri del Regno, che hanno visitate queste scuole, hanno avute parole di calda ammirazione per il Comune. Due anni or sono con sforzo massimo e dopo lunghe lotte è stata fondata una scuola media italiana necessaria dopo la magiarizzazione B blioteca Gino Bianco

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