Gaetano Salvemini - Guerra o neutralità?

- 17 - liana contro l'Austria distrarrebbe la Serbia da· ogni concorrenza navale coll 'I tali a. E l'Italia avrebbe il diritto, e - per la sua futura sicurezza - il dovere. di approfittare del momento di transizione fra il vecchio e il nuovo equilibrio per legare a sè la Serbia con una convenzione, non solo terrestre, ma anche navale, la quale nello stesso tempo distribuisse gli oneri della difesa terrestre e interdicesse alla Serbia ogni inizio di spese navali. All'Austria noi non possiamo impedire di avere una flotta, perchè essa già la possiede. Alla Serbia di domani dobbiamo impedirlo nell'interesse suo e nell'interesse nostro. E possiamo approfittare di questo momento, che non tornerà più nella storia, per escludere dall'Adriatico l'Austria che ha una flotta, e sostituirle un nuovo Stato che non ha nessuna flotta e a cui possiamo impedire di crearsela. · E anche nella peggiore di tutte le ipotesi possibili : cioè nella ipotesi che la Grande Serbia riesca a fornirsi di una flotta e si unisca un giorno all'Austria per terra e per mare contro di noi, maie quest'aileanza transitoria potrebbe farci, in confronto a quello che ci verrebbe in permanenza da un'Austria-Ungheria estesasi fino all'Egeo con l'assorbimento della Serbia attuale, quale la desiderano i fedeli della Triplice Alleanza, e quale si avrebbe nel caso di vittoria austro-germanica? I triplicisti agitano continuamente lo spettro del panslavismo: secondo essi la Grande Serbia sarà l'avanguardia della Russia nell 'Adriat!CO. Ignorano, o fingono d'ignorare, che il pericolo panslavista è ipotetico e futuro, mentre il pericolo pangermanico è reale e immediato. Ignorano o fingono d'ignorare che, non la Serbia, ma l'alleata Austria ha tentato mettersi d'accordo con la Russia nel 1897 e nel 1903 per ottenere mano libera in tutta la Balcania occidentale e nell'Adriatico a danno dell'Italia. Ma non è necessaria nessuna profonda dottrina geografica e storica per capire che il panslavismo è uno spauracchio altrettanto serio quanto sarebbe quello del panlatinismo. Gli slavi del sud sono divisi totalmente dalla Russia, B blioteca Gino 81,mco

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