Gaetano Salvemini - Guerra o neutralità?

- 15 - sistere vigorosamente alle nuove ambizioni. ta stessà Inghilterra, se dovesse ritornare ad urtarsi con la Francia e con la Russia, dovrebbe fare assegnamento su noi. Nè sarebbe mai possibile una generale coalizione anglofranco-russa contro di noi, salvo che noi la provocassimo con una insigne follìa, come sarebbe stata qudla di un nostro intervento nella guerra a fianco della Germania e dell'Austria. Il segreto delle simpatie istintive, che la Triplice Intesa gode in Italia e in tutto il mondo, è appunto questo: che la vittoria della Triplice Intesa non minaccia la indipendenza nazionale nè dell'Italia nè di alcun'altra nazione europea, al contrario di ciò che si deve aspettare da una vittoria austro-germanica. E se alla vittoria della Triplice Intesa dovesse essere necessario l'intervento dell'Italia, il nostro Governo non dovrebbe esitare ad uscire dalla neutralità, e il paese dovrebbe accettare con animo forte e sereno la guerra, per assicurare la nostra indipendenza nazionale e quella di tutte le nazioni minori, che sono come noi minacciate dal predominio germanico. V. - ltalla e Serbia. La vittoria della Triplice Intesa, mentre non potrebbe ridurre notevolmente l'attuale estensione territoriale della Germania e la sua efficienza militare in Europa, riescirebbe disastrosa principalmente ali' Austria : stato nazionalmente eterogeneo e sgangherato, cui tutti i vicini avrebbero qualcosa da prendere e da conservare. Uno dei vicini più esigenti sarà la Serbia, il cui programma è stato annunciato ufficialmente il 12 dicembre B·blioteca Gino 81dnco

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