Gaetano Salvemini - Guerra o neutralità?

-8l'Italia, ma nessuno definisce con precisione la propria idea sul contenuto e la estensione di questi interessi dell 'ltalia. Ora, si può ben comprendere, almeno fino a un certo punto, che gli uomini di Governo tacciano sui resultati, che si propongono di ottenere, finchè non abbiam la sicurezza del successo o non reputino giunto il momento opportuno per tentare la realizzazione del loro programma. E si può comprendere pure che il Parlamento eviti una definizione ufficiale del programma nazionale, finchè non sia venuta l'ora di passare alla realizzazione immediata di esso, perchè in questo momento dire quel che si vuole significa dire anche se e con chi si vuole la pace e la guerra. Dopo tanti anni di politica segreta ed oscillante non si può pretendere che il Governo e il Parlamento mutino a un tratto metodo di azione : non si cambia il cavallo mentre si attraversa il fiume. Ma quel che il Governo ed il Parlamento non fanno, devono farlo i cittadini. E quel che documenta la scarsa educazione politica del nostro paese, è il fatto che nella stampa si discuta così poco il solo problema, che i cittadini privati sono competenti a decidere, non meno degli uomini di Governo : quello cio~ dei resultati che il Governo deve cercare di raggiungere; e si discuta, invece, specialmente di guerra e di neutralità, cioè proprio di quel problema, che il più elementare buon senso dovrebbe consigl:ar di affidare alla iniziativa e alla responsabilità degli uomini di Stato. Insomma, il nostro diritto di cittudi:1.1 ,li un-J :~toto democratico è uno solo: quello di imporre al Governo il programma che vogliamo sia realizzato, quello di assegnargli il tema che esso deve svolgere coi mezzi che resulteranno necessari. E d'altra parte. il dir:tto del Governo è di avere una rag:onevole libertà nell1 scelta e nell'uso dei mezzi opportuni per la realizzazione del programma, e di avere la certezza che nel caso che occorra la guerra per la realizzazione del programma voluto dal paese, il paese lo seguirà. Biblioteca Gino 81dnco

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