Gaetano Salvemini - Guerra o neutralità?

7Viceversa, la scelta dei mezzi più opportuni per l' attuazione di un determinato programma, quella sì che deve essere abbandonata, almeno in limiti assai larghi, al criterio ed alla responsabilità degli uomini di governo: i quali posseggono essi soli certi elementi di giudizio, necessariamente segreti o mal noti ai cittadini privati. Chi mai, all'infuori degli uomini di Governo, che conoscono i trattati precedenti e le proposte predse che vengono o non vengono fatte, .giorno per giorno, dagli uni e dagli altri al nostro paese, chi mai ignorando questi decisivi elementi di giudizio, può sentenziare con sicurezza, che il Governo fa bene o fa male a rimanere neut,rale, farebbe bene o farebbe male a rompere la neutralità? E anche quando nell'esame dei mezzi richiesti dal raggiungimento di un determinato fine apparisse necessaria la guerra, non è evidente che al solo Governo tocca la responsabilità di scegliere il come e il quando, salvo ben inteso ad assegnare, a fatti compiuti, a ciascun responsabile il merito del bene e il demerito del male fatto? Nè si dica che questa larghezza di iniziativa si può lasciare al Governo da coloro che nel Governo hanno fiducia, non da chi si trova ali 'opposizione. L'opposizione non deve aspettare che il Governo abbia mandato il paese a male, prima di prendersi la magra soddisfazione di accertare le responsabilità, cioè di raccattare i cocci, a fatti compiuti ; ma deve cercare di trascinare il Governo per la via buona o di sostituirlo per fare meglio di lui. Questo ragionamento andrebbe bene, se la opposizione dichiarasse nettamente di avere lo stesso programma di politica estera del Governo, ma di non poterne approvare i mezzi ; oppure di avere un programma diverso che richieda metodi diversi. Ma in questo momento n~ il programma del Governo è noto, nè gli oppositori definiscono il programma proprio. Questo solo sappiamo : che il Governo resta neutrale, mentre gli oppositori vorrebbero uscire oggi in guerra, oppure vorrebbero essere già usciti, oppure vogliono che si esca domani. E gli uni approvano la neutralità e gli altri invocano la guerra, sempre in nome degli interessi delB bl1oteca Gino 81dnco

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