Il piccolo Hans - anno XXI - n. 83/84 - aut./inv. 1994

Nel momento in cui l'arte figurativa non serve più in primo luogo a scopi religiosi, l'universalità espressiva dell'immagine si realizza pienamente nei generi minori, dalla natura morta al ritratto al paesaggio. Si pensi alla pittura olandese del '600, dove per la prima volta il genere attinge una dignità artistica pari alla pittura di storia. L'uguaglianza di condizione tra i membri di una società in cui l'abilità commerciale costituisce l'essenziale mezzo di elevazione individuale trova nel possesso di opere d'arte la propria legittimazione: il «realismo» pittorico tanto disprezzato dai trattatisti della tradizione italiana è il rovescio di un'attenzione alla individualità delle cose che è al tempo stesso appropriazione del mondo in gloria Dei, valorizzazione dell'immanenza. La presenza flagrante di ciò che si offre immediatamente allo sguardo diverrebbe così il luogo di un'epifania estetica, in cui la semplice manifestazione della natura all'interno della cornice mobile del campo visivo viene goduta per se stessa, al di là delle preoccupazioni narrative imposte dalla dottrina della ut pictura poesis. Il significato dell'immagine risiederebbe interamente, nelle opere dei paesaggisti olandesi, nell'affermazione dell'identità tra la percezione sensibile della scena che cade sotto lo sguardo e la rappresentazione che ferma il «qui ed ora» del suo manifestarsi. Svetlana Alpers ha mostrato in un suo recente libro come l'impressione di contingenza che promana dalle opere olandesi del '600 attinga ad un modo di rappresentazione diverso da quello del quadro-finestra caratteristico della «costruzione legittima» rinascimentale, modello «descrittivo» in cui «la frammentarietà, la natura arbitraria delle cornici, l'immediatezza» dell'immagine lo apparentano alla fotografia2 . «Da una parte il quadro considerato come oggetto nel mondo, una finestra incorniciata a cui accostiamo lo sguardo, dall'altra un'immagine che prende il posto dell'occhio, lasciando così indefiniti la cornice e il nostro punto di osservazione3. » 83

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