Il piccolo Hans - anno XXI - n. 83/84 - aut./inv. 1994

puti e geroj stepi. Il primo, eroe del «percorso», si identifica con una precisa traiettoria nello spazio e si vede negati movimenti laterali o spostamenti fuori rotta. Il secondo, «eroe della steppa», non ha limiti o divieti. Può spostarsi in ogni direzione, è dotato di un'imprevedibile libertà di movimento e può superare confini che ad altri sono negati (Lotman 1968: 10-11). 10 Gogol' raccoglie questa eredità visiva, la fa propria; nella sua opera «la potenza visionaria del» suo «sguardo mette a fuoco ciò che occhi indifferenti non vedono, cioè l'infinitamente minuto, il particolare. Uno sguardo meduseo che talora raggela e pietrifica l'umano» (D'Amelia: 153-154). 11 Protagonista del dramma di L. Tolstoj Il cadavere vivente (Zivoj trup), 1900. 12 Per una trattazione di questo problema applicato all'opera puskiniana si veda il mio articolo Doroznye ialoby Puskina v zeleznodoroznoj perspektive (Le lamentazioni di viaggio puskiniane in prospettiva ferroviaria), in corso di pubblicazione negli Atti del Collokvium Puskiniano tenutosi a Budapest nel settembre 1993. 13 Stanciju obstupal stekljannyj sumrak beloj noci. Etu svetluju t'mu propityvalo cto-to tonkoe i moguscestvennoe. Ono bylo svidetel'stvom siri i otkrytosti mesta. Ono podskazyvalo, cto raz"ezd raspolozen na vysote s sirokim i svobodnym krugozorom. [...] Pered otverstiem okna, u kotorogo, vytjanuv golovy, oni lezali, raskinulas' mestnost', bez konca i kraju zatjanutaja razlivom (Pasternak: 182, 184). 14 Russkaja pesnja, kak voda v zaprude. Kazetsja ona ostanovilas' i ne dvizetsja. A na glubine ona bez ostanovocno vytekaet iz vesnjakov i spokojstvie ee poverchnosti obmancivo (Pasternak 1989: 274). 15 Kto sej putnik i otkole I i dalek li put' emu?/ Po nevole il' po vole/ mcitsja on v nocnuju t'mu? I Trijka mcitsja, trojka skacet (La trojka si lancia, la trojka galoppa), canzone popolare russa. 16 Po dikim stepjam Zabajkala,/ gde zoloto rojut v gorach,/ brodjaga sud'bu proklinaja/ tascilsja s sumoj na plecach. Po dikim stepjam Zabajkala (Per le selvagge steppe del Transbajkal), canzone popolare russa. 17 Gogol' in un saggio dedicato alle canzoni della Piccola Russia scriveva: «È dovunque visibile quella forza, quella gioia, quella potenza con cui il cosacco lascia il silenzio e l'indolenza della vita domestica per abbandonarsi totalmente alla poesia della lotta, del pericolo» e, novello Ulisse, resiste al richiamo della fanciulla e della madre per «correre alla steppa, al branco di fuggitivi dalla servitù della gleba, gli uomini liberi della steppa» (Gogol' 1833: 103). 18 I kakoj ze russkij ne ljubit bystroj ezdy? Ego li lucse, stremjascejsja zakruzit'sja, zaguljat'sja [...] Ee li ne ljubit', kogda v nej slysitsja cto-to vostorzenno cudnoe? Kazis' nevedomaja sila podchvotila tebja na krylo k sebe, i sam letis, i vse letit: letjat versty, let59

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