Il piccolo Hans - anno XXI - n. 83/84 - aut./inv. 1994

altre culture non conoscono. Il termine prostranstvo (spazio) acquisisce una valenza tutta russa e molto profonda nella sua variante di prostor, lo spazio ampio e indefinito di cui già abbiamo detto, che diviene il protagonista e l'elemento centrale di concezioni, ideologie, cultura. Dal folclore russo-antico fino a quello sovietico vastità di campi, potenza di elementi naturali, giubilo e timore di vivere a diretto contatto con quella natura sono stati i motivi e le tematiche di opere letterarie, pittoriche e musicali. A significare ancora una volta che indipendentemente dalla situazione storica o sociale la cultura della natura era imprescindibile da quella umana (e su questa base si fondò anche buona parte della propaganda sovietica) e che non sono il limite e l'orizzonte ad avere importanza nell'anima e, di conseguenza, nel paesaggio russo, ma, anche quando si tratta di dettagli nell'ambito di un panorama, ciò che conta è sempre il loro rapporto con lo spazio infinito. Sia questo rappresentato dalla steppa, dalla foresta o da un corso d'acqua. La figura del pellegrino, o del viandante, che percorre a oltranza la terra russa, a piedi nudi o calzati nei lapti (sandali di corteccia di betulla), per meglio percepire sotto di sé e dentro di sé il suolo8 , diventa sacra e rispettabile nell'ambito della spiritualità russa come in quello della vita quotidiana, anche quando a vagare per quelle distese fosse un evaso dalla prigione o un brigante. Alla macchia ci si dava non per vizio ma per necessità; era una delle poche «reazioni» da parte dell'uomo russo alla servitù della gleba, al dispotismo dei proprietari terrieri. La svoboda, libertà socio-politica che era negata a quelle categorie di persone, veniva riscattata tramite il rapporto con la terra e la natura sottoforma di volja, libertà dai divieti imposti dalle norme, dalle convenzioni. Queste figure godevano di un particolare rapporto di privilegio nella fruizione della natura, anche se più di altri ne sperimentavano le manifestazioni più violente e ne subivano le difficoltà in 43

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==