Il piccolo Hans - anno XXI - n. 83/84 - aut./inv. 1994

quattro angoli gli Evangelisti dipinti dal Lanfi'anchi), la Fama, in virtù della miracolosa permanenza degli evangelisti effigiati, viene chiamata a cospargere la memoria delle «istorie», dal momento che le parole durano di più delle «alpi di bronzo», sul distrutto monumento («se ne l'esser mancasti, il nome dura»); nel secondo, invece, la responsabilità del crollo viene attribuita al comportamento peccaminoso della città, giacché «a mover terra e Ciel, se al mal s'indura, I basta ogni colpa, è Archimede ogni empio», vale a dire che ogni singolo peccatore può far da leva («Archimede» è dunque metonimia) sotto la presunta stabilità del mondo, provocando lo sdegno di Dio; nel terzo, infine, è Lucifero stesso che, non «soffrendo che in terra un Ciel s'adori», abbatte quell'Empireo «colorito ... in bei lavori», sconfitto comunque immediatamente («ma scoppi pur d'invidia») dalla purezza di «un cor sincero» vivo in Dio, il quale, infatti, «se perde un finto Ciel non perde il vero». Se, dunque, «val per cento glorie un Gesù solo», se cioè l'ostia consacrata, tropo incarnato, può più di qualsivoglia «Empireo» creato dall'arte, la polvere cui si riduce ogni artefatto può a ragione occorrere da antidoto al fasto della materia; la cenere, che è la materia scaraventata nell'eternità, insomma l'antimateria, cospira per le ragioni dello spirito. L'arte, quella vera, religiosa e militante, invita, nel suo sguardo veloce, a percorrere i deserti della polvere, a vivificarsi di tutto quest'infinito disfacimento, perché se la vita è il sogno che sogna la vita, l'arte è la vita che sogna il sogno, e insegna pertanto ad attendere il risveglio. Il fasto e il lusso, al contrario, che rappresentano nell'arte il desiderio traviato, divenuto cioè concupiscenza, non superano la prova delle «polveri benedette». In un'altra predica per il Mercoledì delle Ceneri (J;assedio delle ceneri) aveva infatti argomentato Lubrano: 32 Come l'arte militare compendia nelle polveri nitrate e catapulte di arieti e tempeste d'incendii e

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