Il piccolo Hans - anno XXI - n. 83/84 - aut./inv. 1994

bre ogni serto d'alloro, per alleggiar le fatiche di studii più serii, si è diportato sovente in Parnasso, senza però perder di mira il Calvario. E dunque, comparate al fuoco della sacra oratoria, frutto di «studii più serii», queste poesie non possono che essere scintille, rapidamente scoccate e spente, o· ion possono che essere piuttosto ciò che di questo fuoco resta (così nel primo sonetto della raccolta, vv. 9-11: «Con inchiostri febei a l'ore inferme I d'ozio senil imbalsamo gl'istanti, / destando uranii spirti al plettro inerme»). Ne risulterà che le argomentazioni solitamente dispiegate e ingegnosamente amplificate da L ubrano, perché rimartellino nelle orecchie dei rapiti uditori secondo il consueto copiosum dicendi genus (quello che si confà, a detta del Cannocchiale aristotelico di Emanuele Tesauro alla «retorica elocuzione(...) papulare», vale a dire rivolta a «un uditorio mezzano, cioè mescolato d'ingegni né totalmente eruditi, né totalmente plebei», in modo tale che «né i dotti sentan nausea per troppo intendere, né gl'idioti sentan noia per non intendere») diventano nell'opera di Brinacio rapidi accenni, fiori di concinnità, alla cui rapida esecuzione sopperisce tutt'intera la musica. E non solo. Se il luogo del predicatore è il pulpito, ed è dunque interamente calato nella quotidianità di miserie e peccatucci, dai quali sfondare in ogni direzione, il punto di vista scelto dal poeta è quello, s'è detto, al di là del tempo contingente: lo sguardo si posa sulle cose e le attraversa, cerca piuttosto i grandi moti dei tempi lunghi, e in essi le più audaci simultaneità, in un impiego di metafore attinte di lontano (simile longe ductum). E se, dunque, al predicatore non fu dato di sciorinare al suo uditorio gli ammonimenti che si potevano trarre dalla seconda scossa del terremoto del 1688, sarà il poeta ad interpretare questa mirabile contemporaneità del fuoco, quello della terra, che «avvampa» su a distruggere, e quello che scende giù dal Cielo, per vivificare. L'argomen24

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