all'antica italiano, la commedia dell'arte; è la creazione di un testo senza testo, è la cosiddetta scrittura scenica o, se si vuole, l'opera aperta... In tv il massimo di individuazione si ribalta nel tipo. Un intelligente critico televisivo, Alessandra Comazzi, ha scritto: «al posto di Colombina c'è Marisa Laurito, al posto di Rosaura la Carrà, e Pulcinella, Brighella, Balanzone, Capitan Fracassa non sono forse Costanzo, Pippo Baudo, Pavarotti e Funari?» Ma la commedia dell'arte oggi è planetaria. Se l'universalità della ragione, il cosmopolitismo, si è rovesciato in puro dominio mercantile, il feroce, gretto, narcisistico, informe populismo si rovescia, a volte, in una piccola patria del cuore. Come per Eizenstejn il sogno da ragazzo era andare a Parigi e incontrare, accanto a Joyce, l'attrice di varietà Yvette Guilbert, per noi spettatori televisivi Arlecchino è il maggior desiderio, la somma delle ambizioninon estetiche, ma almeno esistenziali. In questo senso gli intellettuali italiani, cresciuti in una cultura di tipo pedagogico-autoritario, hanno preso la televisione sul serio più che in altri paesi. Così, i più veri eroi della tv non sono neppure le maschere antiche, quelle che sono state appena dette, ma maschere nuove di zecca, inventate per l'occasione: Ferrara, Santoro, Sgarbi, Ghezzi. Costoro, questi eroi contemporanei, per non farsi sorprendere in flagranza di reato, il reato della semplificazione ad oltranza della loro proprietà, della loro cultura, del loro significato, sono stati costretti a riempire il vuoto che si era progressivamente scavato tra loro e il «popolo» televisivo. Per ricondurre quest'ultimo dalla condizione di platea a quella di piazza, elettronica, o viceversa, sempre giocando sull'ambiguità, sono dovuti ricorrere ad una commedia dell'arte estrema; scherzi goliardici, risse, insulti per restituire pienezza, o senso, ad un senso scialbo, esaurito, che la vastità del pubblico fatalmente impoveriva, diluiva. Si vuole che tutti capiscano, subito e allo stesso modo? Si vuole l'efficacia assoluta? Un gesto, una mi182
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