Il piccolo Hans - anno XXI - n. 83/84 - aut./inv. 1994

po, schiacciata dall'eternità che la sovrasta, è piuttosto un «tremito». È questa, questa terra che trema, su cui ci contorciamo come le macchiette del Magnasco, la «via lubrica» sulla quale ci è dato solo di scivolare. Varrà la pena, prima di proseguire l'esame dei sonetti dedicati da Giacomo Lubrano al terremoto del 1688, soffermarsi ancora un po' su questo primo individuo della serie, nel quale spero il lettore abbia già ritrovato, a dispetto d'una certa disaccortezza della critica, qualche costrutto stranamente noto, diciamo pure un'aria di famiglia, quale quella respirabile nei testi di divulgazione scolastica. Se ciò, come mi auguro, è avvenuto, lo si deve semplicemente al fatto che questo sonetto sembrerebbe prestare più di un elemento (lessicale, sintattico, ritmico e addirittura rimico) al grande «paesaggio con rovine» disegnato dalle prime due strofe de La ginestra di Giacomo Leopardi. Si tratta, a ben vedere, di echi formali alquanto precisi, ancorché dissimulati, se non addirittura da ascrivere a quella «memoria involontaria» di cui parla Gianfranco Contini a p�oposito degli echi danteschi in Petrarca (una memoria insomma «neppure verbale» e di conseguenza ritmica o, addirittura, «timbrica»), poi messa definitivamente allo scoperto, in un volume utilissimo di riscontri, da Paolo Trovato. Seppure, dunque, non è necessario per forza di cose ipotizzare un utilizzo perseguito consapevolmente del testo lubraniano, riarrangiato come materiale di risulta, da parte del Leopardi (ma prediche e panegirici del gesuita avranno potuto ben figurare nella biblioteca di Monaldo; e i versi, ai quali arrise minore fortuna, ma alquanto noti in àmbito napoletano, se in questa assenti, difficilmente dovettero mancare in quella del Ranieri), si potrebbe quanto meno pensare che la contiguità di luoghi e di argomenti abbia richiamato alla mente del maggior Giacomo taluni giri sintattici e qualche torsione fonica dell'omonimo secentista. Una poligenesi di immagini e di suoni, fra quelli in ope18

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