Il piccolo Hans - anno XXI - n. 83/84 - aut./inv. 1994

niamo che il nostro cominci la sua giornata alzandosi dalla nuda terra come da un letto e, prima di mettersi in cammino, raccolga in un sacco poche cose varie: avanzi e roba da soldati, e una pistola. La pistola lo accompagna sino alla fine del racconto. Poi si ferma sul ciglio di uno strapiombo. Sotto, c'è il mare. Mangia pane e formaggio. Ha una piccola riserva di miele. Ne prende un po' col dito e succhia. Il sole è alto e lo scalda. Si rimette in cammino fino a sera, quando depone di nuovo sacco e pistola davanti a sé. Si allunga per terra e, stanco, dorme. Lo vedo con una uniforme lacera come quelle dei soldati di Napoleone dopo la disfatta. Forse questi viandanti sono sempre gli stessi, da secoli. Farsi beffe della grandezza. Nessuno vi riesce meglio di James Boswell. Quando parla con Rousseau gli pone dei quesiti di incredibile banalità e Rousseau risponde con comica gravità. 144 Boswell: -Ma, ditemi, un uomo virtuoso ha dunque autentici vantaggi, sta veramente meglio di un uomo dedito alla sessualità? Rousseau: -Non possiamo dubitare del fatto che siamo esseri spirituali; e quando l'anima fugge da questa prigione, da questa carne, l'uomo virtuoso troverà cose di suo gusto. Godrà della contemplazione di anime felici, nobilmente impiegate. E dirà: «Ho già vissuto una vita come questa».Mentre coloro che non provano nient'altro che le vive passioni che hanno origine nel corpo, saranno scontenti dello spettacolo di piaceri che non hanno alcuna possibilità di godere. Boswell, poco prima, ha chiesto a Rousseau: - ... E, ditemi, vi prego, come posso espiare il male che ho fatto? E Rousseau: - Oh, signore, l'unico modo di espiare il male è fare il bene.

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