Il piccolo Hans - anno XXI - n. 83/84 - aut./inv. 1994

scia il processo definitorio intensionale di «delotica» enumera, a questo proposito, tutti i procedimenti operazionali di tutte le proposizioni precedenti e successive di questo scritto e altri ne addita come possibili. 4.5.3. La delotica può essere anche definita come l'enumerazione dei procedimenti connessionali possibili fra interiore ed esteriore, fra afferenze ed alone, fra intenzionale e non-intenzionale, fra semantico-asegnico e semantico-segnico, fra semiosi continua campale nell'universo antropico e semiosi macroscopica ristretta delle comunicazioni informazionali ed emozionali, fra riflessione e attività vitale, etc. 4.5.4. La delotica dunque non coincide con la semiotica, ma ne include le generalità descrittive in una più vasta sussunzione fenomenica degli accadimenti di interiorizzazione-esteriorizzazione; perciò non può nemmeno essere confusa con una sorta di ermeneutica. 4.6. I segnali che non sono accompagnati da istruzioni metasemantiche del trasmettitore o dei trasmettitori (cioè da spiegazioni) vengono compresi dai ricettori che pullulano nel campo antropico continuo o da quelli che sono in rapporto prevalente con il trasmettitore secondo le prevalenze statistiche connessionali nel sistema doxico-ideologico locale. 4.6.1. La comprensione degli altrui segnali e delle altrui produzioni delomatiche da parte dei recettori segue due modalità, diversamente descrivibili, ma non reciprocamente escludentesi: a) inferenza probabilistica esperienziale; b) inferenza di anticipazione cronodetica. 4.6.2. L'inferenza probabilistica esperienziale può essere descritta nelle seguenti modalità: a) conoscenza per ricorrenza (o diacronica o storica) volta all'altra singolarità; b) conoscenza statistica di massa (o sincronica) volta alla collettività; c) conoscenza statistica di massa per ricorrenza o pancronica volta alle ricorrenze di una collettività. 115

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