Il piccolo Hans - anno XXI - n. 83/84 - aut./inv. 1994

• la radiazione microsemiotica traversante e le afferenze macrosemiotiche (informazionali) sincroniche del campo antropico continuo e del mondo degli eventi naturali; • le conseguenze interiori pancroniche della presenza delomatica (cioè dell'espressività traversante) di altre donne e di altri uomini nel mondo; • le linee diacroniche che vengono dal passato singolare (esperienze, accadimenti prolungati come ricordi, abiti mentali e comportamentali complessi che si possono anche dire «maschere» o «persone», affetti, abitudini, tendenze, etc.); • le linee diacroniche che vengono dalle tradizioni culturali, dalle norme profonde, dalle normative esplicite, dalle compresenze ideologiche ed emozionali, etc. della comunità ristretta ed allargata; • le attività cronicamente stabili del neurosoma, portate dalla memoria biocellulare, dalla memoria genica, dalla memoria della specie; • l'Erlebnis fluente, pancronicamente esteso, di unitarietà singolare, rispecchiamento inevitabile del neurosoma unitario e dell'afferenza somatoschematica, propriocettiva, sensoriale, cenestesica, viscerale, etc.; • l'Erlebnis di molteplicità interiore (appena nascente nella maggior parte delle donne e degli uomini, chiaro e distinto nelle singolarità mutazionali, cioè in quei singoli che hanno affrontato un processo autotrasformazionale13) nella sua irrimandabile compresenzialità con l'Erlebnis di unicità, cioè con l'avvertirsi di una presenza come risultante statistica unica nel mondo e perciò irripetibile. 3.1.4. Si debbono qui necessariamente distinguere l'Erlebnis di unitarietà che ha una sua immediatezza fenomenica di legame somatico e percettivo, dagli Erlebnisse compresenti di unicità e di molteplicità, conseguenze lente dell'epoché riflessiva (pausa cronodetica), fortemente im107

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==