Il piccolo Hans - anno XX - n. 79/80 - aut./inv. 1993-1994

date o irrigate, è rimasto, a Lamaknen, il nutrimento usato nelle cerimonie. I Bunaq allevano maiali, capre, bufali, cavalli e un po' di volatili. Una volta il territorio era suddiviso fra terreni di coltura, in cui il bestiame non poteva entrare, e terreni di pascolo su cui gli animali vivevano in semilibertà. Al richiamo delle donne i maiali ricevevano ogni sera il nutrimento da esse preparato. I bufali erano sorvegliati dai bambini e le bufale portate in un recinto dove venivano munte. Su incitamento degli Olandesi, le bufale sono state quasi completamente sostituite, fra le due guerre, da vacche balinesi, destinate ad essere esportate come carne da macello, che si riproducono più rapidamente, ma il cui latte non può essere sfruttato perché poco abbondante. Queste vacche sono più o meno abbandonate a se stesse e alcune si sono così inselvatichite che quando devono essere abbattute bisogna usare metodi di caccia. Le bufale sono state mantenute dove erano necessarie per preparare le risaie inondate. L'unità di base della società bunaq è la «casata», ciascuna delle quali ha un nome e antenati fondatori di cui si conosce l'origine. Salvo adozioni, che sono relativamente frequenti, ogni Bunaq appartiene alla casata a cui apparteneva sua madre nel giorno della nascita. I Bunaq si distinguono dai loro vicini per il fatto che praticano due tipi di matrimonio: uno uxorilocale in cui ogni coniuge continua ad appartenere alla sua casata d'origine e i figli a quella della madre; l'altro patrilocale in cui la moglie e i figli nati dalla coppia entrano nella casata del marito. È quest'ultimo matrimonio che fonda le relazioni di quelli che danno con quelli che prendono delle donne, le relazioni malu-ai essenziali nella vita della società. A ogni casata corrispondeun'abitazione in cui una volta vivevano tutti i componenti, ma da molto tempo la tendenza è verso un alloggio riservato a una sola coppia con i figli; l'abitazione originaria ormai non è occupata che dai guardiani degli oggetti sacri ed ha essenzialmente il ruolo 97

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