Il piccolo Hans - anno XX - n. 79/80 - aut./inv. 1993-1994

mettono di sostenere che il congiungimento carnale tra alcune donne può avere come effetto la procreazione52 . XII. È stato un medico spagnolo il più convinto assertore della tesi che dalla congiunzione omosessuale femminile possa seguire la generazione della vita. Pedro Garcia Carrero, professore di medicina all'università di Alcalà de Henares, medico personale di Filippo III, è autore d'una notevole silloge di Disputationes medicae sopra la dottrina d'Avicenna. Una sezione è riservata ai «principia generationis» degli animali perfetti53 e il quinto capitolo pone un quesito tradizionale della iatrofisica moderna alle prese con la divergenza tra Aristotele e Ippocrate: il seme della donna è di per sé necessario alla formazione del feto oppure si tratta d'una secrezione vaginale che- in ciò che conta - non ha nulla a che fare con il processo di riproduzione della vita?54 L'autore avverte subito - ma senza timori- che si tratta d'una questione estremamente delicata: «Il tema che pongo in discussione serve a comprendere molte di quelle cose di cui trattano i teologi quando parlano della concezione di Cristo»55 . Il problema stava nel fatto di dire che la vergine era veramente madre di dio solo per aver offerto la «materia» (cioè il suo sangue) alla generazione del figlio di dio (an beata virga dicatur vere mater ex eo quod solum praestitit materia, nemper sanguinem purissimum). È questo un apporto sufficiente o abbisognano altre condizioni (an vero aliquid aliud sit necessarium)? E se si risponde positivamente che, «ad generationem naturalem sit necessarium semen femineum», quale differenza stabilire tra il «sangue» e il «seme» della donna? «Est autem sermo de semine ut differt a sanguine menstruo»56 . Finché era imperante il discorso aristotelico (quello del ventre della donna come vaso d'inseminazione) tutto era in effetti relativamente semplice. Ma, una 78

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