Il piccolo Hans - anno XX - n. 79/80 - aut./inv. 1993-1994

come essenza del femminile in uno stesso soggetto; quella dell'ambiguità del desiderio nella storia dell'individuo e dei segni impercettibili dell'altro genere che il corpo inconsciamente esprime. Come ci si deve comportare dunque di fronte alle historiae di metamorfosi dal maschile al femminile raccolte da autori ai quali noi diamo per altri versi la massima fiducia? Adottando - scrive Paolo Zacchia - un abito critico che possiamo indossare grazie allo sviluppo delle conoscenze della medicina. Ci sono, per esempio, delle donne, il cui riconoscimento è di fatto impedito dall'esibizione d'un vistoso membro maschile che esce dal loro apparato genitale femminile. Questo significa che l'apparente cambiamento di sesso ad un certo momento della loro vita non è segno di trasformazione ma di rivelazione della sostanza più profonda41 . Xl. Sulla base d'un'osservazione che rimonta nel tempo fino ad Aristotele (Historia animalium, IX.49), il medico romano scrive che ognuno di noi può facilmente rendersi conto del fatto che ci sono delle galline, più focose ed eccitate delle altre, le quali - in mancanza d'un gallo - imitano il canto e le azioni del maschio montando, all'apice della simulazione, perfino sopra le altre galline. D'altra parte, avverte una fonte araba42 , è noto che le donne le quali non possono soddisfare il proprio desiderio sessuale con dei mariti incapaci, s'accoppiano sessualmente con altre femmine e arrivano così - per l'eccitazione provata - a sgravarsi del seme accumulato43 . Ma dall'annotazione sulla vita sessuale del pollaio, rimessa da poco in circolazione da Marcello Donati44 e amplificata dal Mercado45 , il quale insiste sul tema della gallina che (dopo aver sconfitto il gallo) mette su - nella sua sconfinata volontà di potenza - la cresta e gli speroni, si 74

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