le possa far rientrare del tutto e possa tenerle nascoste per il resto della vita. E comunque, anche se rientrassero, il maschio non eserciterebbe per questo le funzioni del sesso femminile. Non contesteremo che una tale contrazione possa succedere. Ma attenzione. La contrazione degli organi non è un cambiamento di sesso. Il fatto è un altro. È che, se è vero che maschi non possono cambiare il loro sesso, possono ben cambiare i loro costumi. E diventare molli e effemminati. Ecco dunque perché mai in alcun tempo gli uomini potevano indossare l'abito delle donne senza essere considerati degl'infami. Quando invece noi leggiamo che sono state molte le donne che hanno acquistato grandi onori, proprio nascondendo il loro sesso sotto l'abito dell'uomo, sappiamo che si tratta di cose ben accertate30 . È appena il caso di ricordare che nel sedicesimo secolo era esplosa una grande passione per le donne vestite da uomo e capaci di comportamenti virili. Ma Maiali non sembra affatto condividerla. E non è comunque per inserirsi nel filone di Cornelio Agrippa che parla degli onori delle donne31 • Il vescovo di Volturara doveva rispondere a una domanda, piuttosto imbarazzante, che si era insinuata tra le pieghe o le maglie del discorso che aveva portato al riconoscimento del diritto al matrimonio per gli ermafroditi che accettano la monogenitalità. Il patto tra le autorità religiose e il soggetto ambiguo sessualmente era che, nell'accettare il vincolo coniugale, egli s'impegnava a fare uso esclusivamente del genitale che sceglieva impegnandosi a dimenticare l'esistenza dell'altro. Al vescovo era stato fatto osservare da uno degl'interlocutori dei Giorni di canicola: «Siamo d'accordo su questo diritto degli ermafroditi a sposarsi. Ma che cosa succederebbe se, nel corso del tempo, cambiasse il calore naturale dell'androgino e il marito si mutasse in femmina o la moglie diventasse un maschio?». La reazione del Maiali sembrava ingiustificata: «Non c'è altro da fare che mantenere la 70
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