Il piccolo Hans - anno XX - n. 79/80 - aut./inv. 1993-1994

ta» la trasformazione patologica dal femminile al maschile «nel ventre della madre, si conosce di poi a certi movimenti che ha» e che sono «sconvenevoli al sesso virile» (la voce per esempio). «E sono questi tali inchinati a far opere femminili et cadono ordinariamente nel peccato nefando» della sodomia. Molte altre volte invece la natura «ha fatto un huomo coi membri genitali in fuori e, sopravenendo la frigidità», sono tornati dentro e il feto è restato femmina. «Ciò si conosce di poi ch'ella è nata, perché ritiene un'aria virile, così nelle parole come in tutti i movimenti et opere sue. Questo pare che si provi difficilmente. Ma, considerando quello che molti historici autentici affermano, è cosa che si può credere molto facilmente». Ancora più facile da credere comunque è «che donne si sieno convertite in huomini dopo che sono nate». E questo «non si maraviglia già il volgo d'udirlo perché, oltre a quanto ne raccontano con verità molti antichi, è cosa accaduta in Spagna pochi anni a dietro. Et quel che ci viene mostrato dall'esperienza non ammette dispute né argomenti» 29 . VIII. Simone Maioli (1520-1598), vescovo di Volturara, contemporaneo di Huarte, non era disposto ad accettare la tesi che la conversione da un sesso all'altro potesse avvenire tanto nella donna, quanto (benché eccezionalmente) nell'uomo: Può succedere che le femmine si mutino in maschi come gli esempi allegati ne fanno fede. La forza della natura infatti è molto debole nei bambini di modo che può succedere che non vengano prodotte tutte le membra se non interviene un'altra potenza. Al contrario è impossibile che i maschi possano diventare femmine poiché le membra, una volta apparse, non c'è forza di natura che 69

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