za; considerate infatti eh'esso aveva un'ottava parte del corpo da sostenere; sicché in questo caso la posizione della gamba è determinata, perché il piede non poteva essere ulteriormente avanzato o il ginocchio più piegato di quanto non gli fosse consentito meccanicamente di ricevere sotto di sé un'ottava parte dell'intero peso e anche di sostenerla». Il caporale Tim, che nel Tristram Shandy di Sterne funziona da gestore della tecnica nel luogo in fondo all'orto dove zio Tobia ricostruisce con il suo aiuto «il posto dove fu ferito», è costruito come un campanile l'ombra del quale scandisce le fasi a partire da una battaglia, il campanile dalla cui proiezione è nato appunto l'orologio, e la cui ombra è sacra, non calpestabile, l'ombra del primo culmine della vita sessuale. La complicata architettura del soggetto a cui non manca l'handicap al piede e che oscilla in piccole mutazioni di movimento, accompagna, mentre si parla di edifici, di punti di vista, e poi di ponti e ponti del naso, la nascita di Tristram, e garantisce che la mèta genitale che non l'ha originato, giacché è stato concepito per un soprassalto dovuto precisamente alla dimenticata carica dell'orologio, non l'attenda nemmeno al termine della vita come avviene invece a suo fratello quando la rinuncia all'acquisto di una recinzione al fine di mandarlo in un viaggio «che lo maturi» determina la sua morte. Tristram Shandy la cui nascita ha il pendant nel luogo della fobia, dove nasce il soggetto,-e la cui vita si costruisce parallelamente alla rappresentazione, finisce con la storia di una vacca che non figlia, forse figlierà, ma forse è sterile, e che è in conclusione la «storia di un Gallo e di un Toro», frase idiomatica che in inglese significa panzana, né più né meno di una teoria sessuale infantile. La serie, come il Tristram Shandy, si costruisce su due superfici fondamentali, la rifrazione, dicevo, dell'oggetto da una superficie geografica a un'altra superficie geogra52
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