Il piccolo Hans - anno XX - n. 79/80 - aut./inv. 1993-1994

rinchiudersi non quello con cui confrontarsi. L'isterico la geografia se l'è incorporata, viaggia tra sé e sé e il limite che tenta è quello della propria pelle in uno sforzo inverso a quello del bambino autistico. Questo va dalla propria pelle all'indentro, l'isterico spinge l'interno verso la pelle, si gonfia in gravidanza, si nutre di fantasie, si sottopone a operazioni. Entrambi, ossessivo e isterico, non ricordano il vero dramma, la battaglia e la vittoria, del luogo della fobia. Per l'ossessivo l'eroismo è un sogno frustrato, per l'isterico una fantasia appagata. Per l'uno e per l'altro la tecnica è diventata nevrosi, la rappresentazione un sintomo e la superficie fondamentale il campo del suo proliferare. Lo psicotico non è colto, come il piccolo nevrotico che cresce, da un'improvvisa incapacità di disegnare. Il disegno, e il colore, che ricompaiono per i nevrotici in analisi solo nei sogni a ricongiungerli alla storia, rimangono a sua disposizione. E tuttavia la «superficie fondamentale» non è stata per lui qualcosa che si è posta dinanzi, qualcosa innanzitutto da «guardare», il quadrilatero sede della prima rappresentazione esterna dell'apparato psichico. Lo psicotico ha mancato il vero costituirsi del luogo della fobia. All'angoscia di fronte al godimento del padre, ha sì risposto con una rappresentazione, ma identificandosi al materiale da collocarsi sulla superficie fondamentale. Così se l'isterico adulto scambierà la superficie fondamentale con il proprio corpo, lo psicotico scambierà se stesso per il colore. Se il bambino autistico prima dei quattro anni considera materiale da lavoro la propria lingua e le impronte «interne», lo psicotico adolescente manifesta nel momento cruciale del ritorno della sessualità una schizofrenia con cui riproduce la disseminazione spermatica di se stesso nel mondo. Oppure, ancora se il soggetto ha mancato il «suo luogo della fobia», l'identificazione tra sé e la disseminazione si insedia negli infiniti collegamenti che la paranoia, sotto una prima parvenza 47

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