Il piccolo Hans - anno XX - n. 79/80 - aut./inv. 1993-1994

dirmi che il bambino ha preso alla lettera queste parole, è uscito da sotto il tavolo, ma per sdraiarvisi sopra. I bambini amano prendere alla lettera, ma proprio la tentazione di mostrare alla terapeuta che cosa significasse il suo discorso era l'esca che gli avevamo lanciato per spostarlo da un simulacro di «profondo» in cui alberga l'inconscio del perverso, alla superficie che diventa per questo bambino il luogo dove l'identificazione al genitore, colui che gode, nella fissità di un accaduto immutabile, si muta in identificazione alla materia del godimento, che è un'identificazione psicotica, ma suscettibile di manipolazione se i limiti della superficie fondamentale, i bordi del tavolo, vengono riconosciuti e accettati. Così ora si alternano nell'analisi di questo bambino la spinta alla devastazione, che lo riguarda, quando spazza via dal tavolo «tutto quanto c'è di nuovo e di piccolo», e la malinconia di una rinuncia sconosciuta al perverso. Lo scozzese, un disegno su tessuto a quadri sfalsati, diventa nelle sue associazioni uno scozzese che suona la zampogna, l'inanimato si anima e prende rilievo, ma il suono sa di Natale, di nascita, l'angoscia della propria origine e il timore di altre nascite ricordano, con i quadri sfalsati che «suonano», l'angoscia dei sogni sul rombo, pesce muto e rumore di aeroplani, dell'analizzante con il padre dalla giacca a quadri. E tuttavia, ritrovando i segni della storia (disegna strisce, stelle filanti, comete), strisce e quadri deformati e multipli, può riannodarsi anche la parentela animale, presente nel «nevrotico di guerra in tempo di pace», il caso del rombo, presente cioè ogni qual volta ci sia un trauma, che c'è stato per il nevrotico, e anche per lo psicotico, all'inizio dell'organizzazione psichica, ma che il perverso ha eluso da bambino, scegliendo il sapere adulto. D. è un'altra bambina che sa troppo. Se C. sapeva tutto sul sesso (niente guerra tra la mamma e il papà a letto), D. sa tutto sul romanzo familiare perché ci vive dentro. 44

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