Il piccolo Hans - anno XX - n. 79/80 - aut./inv. 1993-1994

Quando nel 1913 Freud indugia sul Mosè di Michelangelo cui dedica in quell'anno un saggio, ma che lo intriga in tutto il corso della sua vita, legge nel Mosè non «l'avvio a un'azione violenta», ma lo spegnersi di un movimento cui segue la rinuncia ad essa. Quando mi sono soffermata sul «Cefalòpodo» e le «forme estreme dell'amore», a partire dal primo disegno del bambino, un cerchio al quale successivamente verranno direttamente attaccati gli arti, e la figura si muoverà, per abitare a quattro anni le configurazioni di quello che ho chiamato «luogo della fobia», fino a prendere in esame la figura di Mosè in Freud, dallo studio sul Mosè di Michelangelo a Mosè e il monoteismo, in gioco erano sempre l'inizio e la fine. Per arrivare a capire l'inizio, Freud deve arrivare alla fine. Nel 1913 Freud non ha accettato l'handicap che poteva rallentare la sua corsa al successo, l'essere ebreo e il parlare contro la famiglia. L'importanza positiva che dà alle «potenze psichiche», tra cui la pietà, l'amore e il riconoscimento dei genitori, contrasta con le teorie sessuali infantili. D'altra parte, la consapevolezza della propria «vera origine» ebraica lo porta a considerarsi un potenziale escluso dalla diffusione delle proprie idee. Alla fine della vita, Freud ormai lontano da Vienna, spostato di prospettiva e discosto dal luogo dove aveva desiderato e ottenuto il consenso, è accompagnato nel suo Esodo dal pensiero di Mosè. È l'esodo degli Ebrei dall'Egitto, il lungo viaggio attraverso popolazioni diverse, tribù ostili, religioni differenti, che fa di Mosè un condottiero, e un legislatore, proprio mentre mette in dubbio la sua origine. Nacque ebreo Mosè? o non fu piuttosto egizio? Da questo esodo si è determinato per gli ebrei l'handicap, il peso e le limitazioni che li accompagnano giornalmente. I regolamenti sui confini e sulla purezza, nascono dallo spostamento e dalla mescolanza. Il distintivo, dall'incertezza dell'origine. Freud a Londra, con la lingua inceppata, la bocca deva29

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