Il piccolo Hans - anno XX - n. 79/80 - aut./inv. 1993-1994

caratteristica preveggenza e lo caratterizza, tant'è vero che il dio è spesso16 chiamato «prudente» (metieta). Ma è difficile pensare che nel punto dell'Odissea che stiamo discutendo si alluda direttamente alla natura divina di Metis, come fosse un'altra dea a svolgere la funzione di Atena: gli dei che compaiono nei poemi omerici sono sempre quelli personali della tradizione olimpica e mai quelli astratti della genealogia esiodea. Odisseo stesso è definito spesso polymetis, ricco di astuzia o dotato di una ragione che conosce molti calcoli e trucchi. Dunque dobbiamo supporre che metis sia qui una facoltà o una modalità interna e specifica dell'intelletto di Odisseo, qualcosa che anch'egli, in qualche modo, ha «inghiottito». Ripensando all'episodio di Polifemo, a quello che stiamo discutendo e ad altri famosissimi, come la costruzione del cavallo o quello del canto delle Sirene17 , è facile convincersi che in primo luogo metis è la capacità di offrire al mondo una opportuna superficie significante, cioè di assumere un aspetto esterno che non corrisponde alla propria verità interna (qualunque essa sia, emotiva, storica, emozionale) ma risulta opportuna per la situazione, adeguata a un certo progetto di azione. Dalla grotta di Polifemo Odisseo esce nascondendosi, appeso sotto il ventre delle pecore che il gigante accecato lascia uscire; il cavallo di Troia funziona allo stesso modo, celando sotto il suo involucro i guerrieri che espugneranno la città; nel caso delle ancelle la maschera è più astratta, ma altrettanto efficace: Odisseo non si lascia andare all'ira che lo tradirebbe, ma finge di essere calmo e addormentato, mantiene insomma il travestimento da mendicante con cui si protegge in mezzo ai suoi nemici. Metis, per essere ragione calcolante, deve essere anche simulazione e dissimulazione, macchina semiotica per costruire apparenze. Non si tratta tanto di mentire, qui, perché la parola non è in gioco, ma piuttosto di montare degli effetti di senso, di far credere e di non far sapere allo 179

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