Il piccolo Hans - anno XX - n. 79/80 - aut./inv. 1993-1994

nea, che «libera» dalle trappole dell'avventura. Metis, bisogna ricordare, è una delle divinità/princìpi citati all'inizio della Teogonia di Esiodo14 . Fa parte della seconda generazione della stirpe divina, quella in cui l'informe primitivo si articola in capacità o qualità che poi si ritrovano nel mondo. È anche la prima sposa di Zeus, cui viene profetizzato però che se essa gli genererà un figlio maschio, costui spodesterà il padre (evento consueto nella storia dell'Olimpo: Zeus aveva fatto un analogo e cruento colpo di stato ai danni del padre Crono e questo ai danni di suo padre Urano...). Il re degli dei allora inghiotte Metis, la quale è effettivamente incinta. Ma si tratta di una figlia che viene partorita da Zeus stesso (per una via inconsueta, attraverso la testa): è quella stessa Atena che abbiamo visto all'opera con Achille e Odisseo15 . Zeus, re degìi dei, per prima prese in sposa Metis, che sa più di tutti gli dei e degli uomini mortali. Ma quando costei la dea glaucopide Atena fu sul [punto di generare, allora ingannando il suo cuore con parole astute la inghiottì nel suo ventre dietro i consigli di Gaia e Urano stellato. Così ambedue l'avevano consigliato perché il [regale potere nessun altro avesse, al posto di Zeus, fra gli dei [sempre esistenti; da essa infatti era fatale che nascesse una prole [assai saggia: per prima la fanciulla glaucopide Tritogenea, dotata di forza pari al padre e di saggio volere, poi un figlio, re degli dei e degli uomini, partorire doveva, dal cuore violento; ma prima Zeus l'inghiottì nel suo ventre affinché la dea potesse consigliarlo sul bene e sul [male. Come si vede, Metis è un personaggio importante, che risiede dentro a Zeus, lo consiglia, cioè gli fornisce la sua 178

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