Il piccolo Hans - anno XX - n. 79/80 - aut./inv. 1993-1994

I. Si vede come un critico difficile, nel senso in cui qualifica «difficili» determinati poeti e narratori? B. Mio caro, penso che la maggior parte dei lettori, oggi come oggi, sarebbe ben cortese a definirmi difficile. I membri più giovani della mia professione e gli adepti di quella che ho battezzato la Scuola del risentimento mi descrivono, a quanto capisco, come un individuo invaso dal culto della personalità, ovvero dall'ossessione di se stesso, di contro alla loro meravigliosa, libera e generosa visione della società. Mi consta che uno di loro si riferisca abitualmente a me chiamandomi «Napoleone Bonaparte». Con persone come queste non c'è niente da fare. Non sono state commosse dalla letteratura. Molti sono miei ex-studenti e li conosco fin troppo bene. Sono i nuovi freaks della critica del gender e del «potere». Ma, no. The An.xiety ofJnfluence è un libro difficile. Come pure Kabbalah and Criticism. Sono libri nei quali chi scrive sta tentando di portare alla luce qualcosa. Ruin the Sacred Truths, invece, è completamente diverso dai precedenti: è un libro molto semplice, ai miei occhi quasi trasparente. La ragione principale è da ricercarsi oltre che nel mio processo d'invecchiamento e, spero, di maturazione, nel fatto che ora scrivo tenendo a mente l'ideale johnsoniano (ovviamente non più esistente) del lettore comune. Adesso non mi sognerei mai di usare una parola o un termine troppo tecnico, a meno che non fosse assolutamente indispensabile, e credo che in Ruin the Sacred Truths non ce ne sia nemmeno uno, eccezion fatta per «fatticità». Mi servo di questa parola e poi la licenzio. Non mi sembra che in quel libro vi sia traccia del mio vocabolario personale, quello per il quale in passato sono stato attaccato (e che era inteso a mostrare quanto ogni terminologia critica e retorica sia e debba essere arbitraria). Né credo che per capirlo sia necessario aver letto Kabbalah and Criticismo A Map ofMisreading, o nessun altro dei miei libri. Ruin the Sacred Truths è critica letteraria generale. 141

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