Il piccolo Hans - anno XX - n. 79/80 - aut./inv. 1993-1994

nimato delle creature, l'artista filtra la propria voce. Vede l'insignificante segno sulla parete, per esempio, come nel racconto The Mark on the Wall di Virginia Woolf, e trova che anche lì ci sono parole: «sempre nuove parole», dirà Beckett. Ma mi fermo qui perché, per rubare ancora una volta la parola a James, «c'è veramente troppo da dire». Paola Colaiacomo 138

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