gerarchia politica si ritrova presso i Bunaq de Mutul che confinano col Lamaknen a sud-est, nelle cacce rituali che precedono tutte le nuove campagne agricole. Qui ho incontrato lo stesso problema presente nel basso Lamaknen. Benché l'amministrazione coloniale portoghese avesse riconosciuto come capo una donna diversa dal vero capo di sesso femminile, si continuava a fare la spartizione secondo la gerarchia tradizionale. Quando ho chiesto chiarimenti ai miei informatori in presenza del capo illegittimo, nessuno ha osato fornirmi in sua presenza questa prova della sua usurpazione. Ma quando ho raggiunto il lato indonesiano, accompagnato da alcuni dei miei ospiti, al momento d'arrivare alla frontiera mi hanno chiesto di fermarmi in modo da osservare a chi venivano assegnati i diversi pezzi, ed avere una prova della loro resistenza all'ordine a cui erano costretti. Questa spartizione è interessante perché dà un'interpretazione simbolica particolare che rimanda al primo grande pagu pilaq mitico, nel quale non c'era un bufalo ma dei bambù8 • Questi bambù erano divisi in tre parti, la bassa (bul), la centrale (hilin) e l'estrema (gawa), e ogni antenato in procinto di fondare la casata dei capi9 femminili dei tre più importanti villaggi del Lamaknen (Lakmaras, Gewal e Henes) riceveva una base di bambù che indicava che tutti e tre erano uguali per status e superiori agli altri antenati presenti a cui venivano attribuite le parti centrali o estreme. Ora a Mutul dove il ciclo delle cerimonie che precedono la semina è comune a tutto il territorio, la spartizione della selvaggina delle cacce rituali fra i capi femmina dei tre villaggi principali si fa nel seguente modo: il capo che ha lo status più elevato riceve Holat bul, cioè la parte della coscia che si articola nel bacino, il seguente riceve la parte mediana, holat hilin, e l'ultimo l'estremità della zampa (holat gawa). Al primo dei capi di sesso maschile è assegnata la spalla e ai due che seguono una metà del bacino. 104
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