Il piccolo Hans - anno XX - n. 79/80 - aut./inv. 1993-1994

tenuto di temperatura neutra, che viene offerto da chi prende le donne a chi le dona. Attualmente i bufali sono quasi sempre sostituiti da vacche. Per i piccoli rituali si possono sacrificare i polli, ma i galli sono indispensabili ogni qualvolta una cerimonia è destinata a fare acquisire forza e potenza. I rituali si svolgono sempre nello stesso modo. Anzitutto i guardiani degli oggetti sacri della o delle casate interessate si riuniscono per procedere alla taka gol inil «conta dei piccoli panieri»4, cioè dei recipienti per le offerte necessari, che saranno disposti intorno all'altare dove si svolge il rito. In ognuno di essi viene messo il numero di foglie di betel e di rami di noce d'arec richiesto dalla sua destinazione. L'officiante chiama gli esseri dell'aldilà, tenendo in mano del betele del riso crudo di cui getta qualche grano in tutte le direzioni; l'animale o gli animali destinati al sacrificio sono presentati e quindi uccisi; se è un maiale, ne vengono esaminate la milza e le viscere in modo da conoscere le intenzioni degli esseri dell'aldilà. Poi si procede al taglio e, se è il caso, alla cottura. I piccoli panieri che per queste operazioni erano stati ritirati, vengono riportati fuori per ricevere il riso cotto e i pezzi di carne. L'officiante si rivolge di nuovo agli esseri dell'aldilà per annunciare ciò che è loro offerto e ciò che è loro richiesto in cambio. Poi i taka gol e il loro contenuto vengono consegnati a chi ne ha diritto. L'attribuzione si fa dunque in due tempi, prima agli esseri dell'aldilà, i kukun «oscuri» e poi agli esseri umani vivi, i roman «chiari». È difficile dare esempi completi di spartizione delle offerte, perché in certe grandi cerimonie ci può essere bisogno di una cinquantina di recipienti; si possono dare solo alcune indicazioni sulle attribuzioni più caratteristiche o più costanti. Così nella maggioranza delle cerimonie, si fa un'offerta agli antenati nelle due parti di un paniere, il fondo e il coperchio, con dentro una metà del bacino dell'animale sacrificato, che, in questo caso, è sempre un 100

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