Il piccolo Hans - anno XX - n. 78 - estate 1993

Mitchum, aggressore di vittime pudiche, ma di un attentatore delle potenze psichiche, che spazzando via quella del pudore rende visibile la correlazione che si stabilisce, per la perversione, con la giustizia attraverso la «testimonianza», ricordo lo «zio giusto» con lo studio di tributarista contiguo alla camera da letto di Telma, da cui è nato il lavoro sul luogo della fobia: è in questa vicinanza e nell'esserci o no una parete divisoria, almeno di vetro a interrompere lo sguardo, a demarcare la rappresentazione, che lo sguardo del testimone che assiste al delitto può diventare quello dell'avvocato che vi partecipa col sottrarsi all'etica in nome della giustizia. Alla ricerca di una verità vera l'avvocato che non vuole diminuire con le prove a discarico la realtà di ciò che il suo cliente ha commesso, e il bambino che assistendo al fare altamore dei genitori non accetta una falsificazione dei fatti, di immaginarsi una lotta e di costruire da lì la "menzogna" delle teorie sessuali infantili e del romanzo familiare, dislocamenti (il pene attribuito alla madre, la cancellazione della vagina, la vera famiglia altrove) nell'ambito di una rappresentazione del luogo della fobia, ma partecipa al godimento di ciò che avviene in realtà, da un punto di osservazione in cui voyeurismo e mèta genitale non si escludono, ma si identificano, diventeranno per contrappasso dei simulatori. Il perverso si riproduce in falsi, ma è sempre un figlio, la sua famiglia rimane quella dell'origine, e la tecnica, che solo il costituirsi del luogo della fobia nella rappresentazione mette al servizio dell'arte, cioè di un'invenzione su una superficie fondamentale, rimane appannaggio del padre che l'ha generato. Se lo psicotico è figlio del godimento del padre, il perverso è figlio del suo impossibile sostituirsi al padre che gode. Ma la mèta genitale è pronta a riproporsi anche per chi l'ha allontanata con la formazione del luogo della fobia, quando la tecnica, brevemente sperimentata per l'invenzione del «romanzo familiare» e per le «teorie sessuali», viene poi affidata a un «gestore», l'operaio, l'artigiano, che soc8

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