Il piccolo Hans - anno XX - n. 78 - estate 1993

al deserto. La caccia all'uomo avviene di consueto al buio, in città, sotto la pioggia. Hitchcock, che amava sperimentare, la ambienta di giorno, in un deserto assolato. La drammaticità della scena deriva proprio da questo tentativo di togliere il più possibile. Fermandosi un attimo, ma solo un attimo, prima che la struttura rovini. Ehrengard è destinata a sposarsi e a mettere al mondo dieci figli guerrieri. Ma questo - spiega Cazotte - per lei non avrà nessun significato: Una natura come la sua si concederà più totalmente nel rossore. (...) in un fiotto che erompa dalle più profonde, segrete e sacre sorgenti del suo essere sino a coprirla tutta di un trasparente velo cremisi e a darle fuoco in una sola, splendida vampata di fiamma. (E 35-37) Stabilito che questo è il segno della capitolazione, il diabolico seduttore (a cui la diabolica Karen Blixen dà il nome di Cazotte, l'autore del I}iable amoureux) dispone la sua trappola intorno a Ehrengard. L'arrossire di Ehrengard è il punto finale del percorso avviato dai rossori di Mizzi. In un altro racconto, che si intitola Il primo racconto del Cardinale (e che fa parte di Albondocani, il romanzo incompiuto che nelle intenzioni di Karen Blixen avrebbe dovuto comprendere 200 storie intrecciate tra loro) troviamo una tappa intermedia tra l'avvampare di Mizzi, immotivato e seducente, e quello che Cazotte cerca di provocare sulle guance di Ehrengard sedotta. Questa tappa intermedia è il rossore che coglie la principessa Benedetta subito dopo la nascita di suo figlio. «Non appena la principessa seppe di essere madre di un Dioniso vivente, un lieve rossore le imporporò il viso candido» (UR 24). La principessa Benedetta ama leggere «libri di desiderio, di frivolezze e di parole in rima» (mentre 59

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