Il piccolo Hans - anno XX - n. 78 - estate 1993

difendere il mio stato, non cavillarci sopra12 • Una negatività così gelida è unica persino in Shakespeare. Edmund è sincero nella sua superbia quando si chiede, in modo del tutto esplicito: «Quale delle due debbo prendere? Entrambe? I Una? O nessuna delle due?». La sua leggerezza è sublime: egli si pone quella domanda come se si trattasse di cosa di poca importanza, come se un nobile giovane dei nostri giorni si chiedesse se sia il caso di portare fuori a cena due principesse, una sola, o nessuna delle due. Un doppio appuntamento con Goneril e Regan dovrebbe intimidire qualsiasi libertino; ma la negazione che porta il nome di Edmund è quanto mai enigmatica. La teologia negativa di lago consegue a una iniziale adorazione di Otello, ma Edmund è sorprendentemente libero da ogni legame, o sentimento, sia nei confronti delle due principesse, paragonabili a vipere o pescecani, sia su quelli del suo fratellastro, o, in particolare, di Gloucester. Gloucester, infatti, al pari di Lear e Cordelia è per lui solo un ostacolo che lo intralcia. Evidentemente, Edmund preferirebbe non vedere che il padre viene accecato, ma questa delicatezza da parte sua non significa che il fatto lo tocchi in un modo o nell'altro. Tuttavia, come ha sottolineato Hazlitt, Edmund non ha l'ipocrisia di Goneril e Regan: il suo machiavellismo è del tutto puro, ed è privo di ogni motivazione edipica. La concezione freudiana del «romanzo familiare», con Edmund non è assolutamente applicabile. lago è libero di reinventarsi minuto per minuto, ma è portatore di passioni forti, anche se negative. Edmund non ha passioni, non ha mai amato nessuno, né vuole farlo; e in questo senso, è il personaggio shakespeariano dotato di maggiore originalità. Rimane tuttavia l'enigma di come mai questa gelida negatività susciti un tale fascino. E un tale interrogativo ci consente di ritornare alla totale antinomia con Lear, e con l'inquietante Fool. Il solo desiderio di Edmund è il 43

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