Il piccolo Hans - anno XX - n. 78 - estate 1993

potere, anche se è lecito chiedersi se la parola «desiderio» possa avere una qualsiasi connessione con la figura di Edmund. Riccardo II brama il potere, lago lo insegue togliendolo a Otello, fino a distruggerlo, a ridurre quel dio mortale della guerra a un caos. Senza dubbio, Ulisse ricerca la distruzione di Troia. Edmund è, tra queste grandi figure negative, la più vicina a quella di Marlowe, dato che persino il soldato Macbeth non desidera tanto usurpare il potere, ma è piuttosto sopraffatto dalle proprie fantasie di usurpazione. Edmund accetta la sovradeterminazione che gli viene dall'essere un bastardo, e la accetta di buon grado, se ne gloria; ma non accetta altro. Egli è convinto della propria superiorità naturale, che estende alla propria padronanza di un linguaggio manipolatorio, e tuttavia non è un retore marlowiano, come Tamburlaine, e neppure è inebriato dalla propria malvagità, come Riccardo II e Barabba. È una figura alla Marlowe, non perché somigli ad un personaggio di un qualsiasi dramma di Marlowe, ma perché ho il sospetto che, intenzionalmente, Shakespeare volesse raffigurare Marlowe in persona. Marlowe morì a ventinove anni nel 1593, intorno agli anni in cui Shakespeare stava scrivendo il Riccardo III, con il suo protagonista marlowiano, e subito prima che scrivesse il Tito Andronico con la sua parodia di Marlowe nella figura di Aaron il Moro. Nel 1605, quando fu scritto il Re Lear, Marlowe era morto già da dodici anni, ma Come vi piace, scritto nel 1599, è stranamente denso di allusioni indirette alla sua opera. Manca un'aneddotica contemporanea che attesti il collegamento tra i due drammaturghi, ma sembra del tutto improbabile che Shakespeare non abbia mai incontrato l'inventore della tragedia inglese in versi sciolti, suo esatto contemporaneo e suo immediato precursore. Edmund, nel contesto precristiano del Re Lear è - come sottolinea Elton - sicuramente un ateo pagano e un libertino secondo natura: e 44

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