Il piccolo Hans - anno XX - n. 78 - estate 1993

di Seneca è sostituita prima dalla morale più umana e più morbida di Plutarco (Opere Morali), poi dalla certezza del cuore e dalla relatività attribuita alle credenze che è una nota caratteristica della filosofia di Sesto Empirico (Hypotyposis). Questa trasformazione è già pienamente compiuta nel terzo libro, nella redazione del quale Montaigne, con ampia autonomia di pensiero, nel declino della sua vita, riflette sulla propria esperienza e non più sui libri altrui. Tra il 1580 e il 1586, data nella quale rimette mano a Les Essais per la redazione del terzo e fondamentale libro, diversi avvenimenti condizionano non poco la sua esistenza. Appena dati alla stampa i primi due libri, egli parte per un lungo viaggio che lo porta in Svizzera, Germania e Italia e dal quale farà ritorno al suo castello più di un anno dopo. Nel suo secondo mandato si scatena la sanguinosa guerra civile che devasta particolarmente il Périgord e arriva alle porte dei suoi possedimenti, accompagnata dalla peste, che miete vittime anche nella sua casa e che lo costringe a fuggire via per sei mesi con famiglia e servi. Il periodo che va dall'inizio del 1586, come detto prima, fino al 1588 è occupato dalla stesura dei saggi del terzo libro. Enrico di Navarra diventa unico re dei Francesi e sollecita Montaigne a ritornare alla vita attiva. In una lettera del 1590 (aveva cinquantasette anni), Montaigne si scusa e si congeda dal re e dalla vita. Egli scrive: «Je me dénoue de partout», morrà due anni dopo. Ho elencato i fatti degli ultimi dodici anni della vita del moralista - ai quali bisognerebbe forse aggiungere, nel 1578, l'inizio della sua malattia, la «maladie de la pierre» - perché essi sono essenziali per la comprensione del mutamento avvenuto tra la prima parte dei suoi saggi e la seconda. Sebbene, come già detto, il passaggio da Seneca a Plutarco e poi a Sesto Empirico come fonte d'ispirazione, preludesse alla originalità del terzo libro. Questa origina27

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