Il piccolo Hans - anno XX - n. 78 - estate 1993

non accetta di essere e di apparire, come un servitore bistrattato. Ciò è particolarmente vero nei confronti dell'ambigua politica della corte estense nei riguardi del drammatico fenomeno del banditismo e delle violenze che tartassano gli abitanti della Garfagnana. Ciò che non è tollerabile è il lavorio, più o meno occulto di chi, nella stessa corte, si comporta, di fatto, come emissario dei briganti che imperversano sul territorio della provincia, garantendo loro salvacondotti e impunità, e smentendo - ridicolizzando, persino - le misure di pacificazione per le quali il governatore si adopera: Io voglio che vostra ex1ia intenda ogni cosa acciò che possa pensare et avisarmi come mi ho da governare, ché veramente, se non ci si fa qualche buona previsione, questa provincia andrà di male in peggio, et a vostra ex1ia non resterà altro che il titolo di essere signore, ché la signoria in effetto sarà di questi assassini e dei capi e fautori c'hanno in questa r rovincia e specialmente in Castelv0 _ (Lettera 64) 1 io aspetto da vostra ex1ia buona provisione a rasettare il paese: quando io non avrò più che dire e che avrò totalmente perduto il credito, me ne fuggirò di notte e me ne venirò a Ferrara. (Lettera 110)20 Se vostra extia non mi aiuta a difender l'honor de l'officio, io per me non ho la forza di farlo; ché se bene io condanno e minaccio quelli che mi disubidiscono, e poi vostra extia li absolva, o determini in modo che mostri di dar più loro ragione che a me, essa viene a dar aiuto a deprimere l'authorità del magistro. Seria meglio, s'io non ci sono idoneo, a mandare uno che fosse più al proposito. (Lettera 1 39 )21 Ma dove importa tanto smaccamento de l'honor 185

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