Il piccolo Hans - anno XX - n. 78 - estate 1993

so rigonfiamento che nella realtà le verrà scoperto nelle vicinanze della vagina, alle ovaie precisamente, e dovrà esserle inciso. Ma lo spostamento verso la teoria sessuale infantile di un parto attraverso l'ano avviene pur sempre nel suo corpo, e Daria è più vicina alla verità, ma non alla salvezza. Le braccia alzate davanti al sole che tramonta, l'estrema fragilità della nonna restituisce a due donne svuotate di ogni energia, l'orizzonte di libertà che Mosè aveva indicato al suo popolo. La nonna sostituisce il Mosè con le braccia stanche, aiutato a tenerle alzate, che permette la vittoria a un esercito stanco di combattere. Ma la purezza ebraica, ricercata in una linea materna che esclude la commistione, rimane un mito. Quando una sognatrice ebraizza il marito ariano, rendendolo anche sterile per una cistite, accomunandolo in una «nostra» parentela con la signora Pirelli, dà un senso allo scambio solo dispettoso di un libro giallo e di un libro rosso. Giallo e rosso sono infunzione anti-genealogica. Anche il marito del sogno di Evìta, nel momento in cui non può avere rapporti sessuali perché ha la cistite, diventa ebreo. E riguardo all'omosessualità sognata da Viviana, la penna, il pensiero e lo scrivere, è legato al fatto che non si genera. Così nel sogno dei libri rosso e giallo che vengono scambiati (per l'idea dell'ebreo straniero e del cristiano ebreo) quello che manca è l'of (in «Conference Ferenczi») l'of dell'appartenenza generativa che designa l'autore, la discendenza. È come se l'eiaculatio venisse scambiata con la mancanza del di generativo. Se nella formula latina eiaculatio è sempre legata a praecox, questo non elimina l'ambiguità: l'eiaculatio praecox da un lato non arriva a destinazione, dall'altro può generare figli per sbaglio. Per questo l'impossibile, l'ultima parola cui un'analisi mette di fron153

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