stica, la mistica del carro come quella cabalistica o chassidica. Il Sefer Yetzirah, il Libro della creazione, in particolare, mostra come i colori e le lettere ordinino il cielo e la terra, forniscano le forme e i modelli della realtà materiale e spirituale. I colori puri sono colori-choc e abbiamo visto come essi si oppongano, con urti, contrasti e scambi. Esiste tuttavia tra loro una continuità, che è quella analizzata da Klee nel cerchio dei colori, che li fa trasfondere e trasmutarsi gli uni negli altri e infine confondersi e annullarsi nel bianco e nel grigio in cui si ritrovano le polarità originarie della luce e dell'ombra. Nel grigio, che è ricco di tutte le tinte, i colori dipingono e insieme medicano lo choc della creazione e il trauma della generazione. Come autore dei sogni, il Sogno è l'artefice, il pittore interno che fa dei due colori, del rosso e del giallo, il fondamento dell'essere (pavimento) e il veicolo del divenire (taxi) del soggetto. Ma pavimento e taxi, identità e movimento, rappresentazione e trasformazione, figurano anche, assumendo le vesti del libro e della penna, la continuità della registrazione che, nel seno dei due colori, unisce l'antichità dei tempi (i colori sono ermetici e adamitici) all'attualità dei soggetti viventi. Così Viviana sogna di partire con suo padre per andare a vedere una mostra archeologica al suo paese d'origine nel Veneto. Lei esita perché suo padre insiste per andare in albergo. Tra di loro c'è da molto tempo una relazione. Lei è scontenta e gli dice che la cosa può nuocerle, ma lui insiste. Lei prende il suo maggiolino (ancora un insetto, che ha il duro al di fuori, l'ossatura all'esterno) e si dirige verso l'autostrada. Il padre ha in questo momento l'aspetto del fratello. Lei dice che non si devono seguire i cartelli, conosce la strada. E invece si perde in stradine da cui si vede l'autostrada senza poterla raggiungere. A un certo punto ci sono delle rocce di sassi e calcina; lei pensa che questo ammasso dovrebbe essere 137
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