letto» parodistico, rovesciato contro di lei, che si ritiene una nullità in tutto, priva di qualsiasi talento. Nell'urto dei colori, come nel tentativo di investimento automobilistico o di schiacciamento da parte del fratello, i colori si grammaticalizzano, tendono a farsi scrittura. Si passa da una morfologia che vede i colori disporsi a strisce regolari come a ricevere il sigillo immodificabile del godimento paterno, cui il pattern del cachemire presta una delle configurazioni tipiche nei sogni, a una sintassi che mette in gioco le differenze del lungo e del corto, del maschile e del femminile, del pennello e della pénna a sfera onde scrivere un pezzo di romanzo familiare. Tra l'ammirazione statica del primo sogno e la fascinazione finale davanti all'orgia riproduttiva sulla spiaggia, rimane lo spazio per l'articolazione di una germinale aspirazione artistica. Rosso e giallo sono due dei colori puri. Se adottiamo la classificazione di Runge, che è la più vicina alla esperienza dei pittori, i colori primari sono tre: rosso, giallo e azzurro. I colori puri si possono definire come quelli che, a differenza di tutti gli altri, non si possono ottenere per mescolanza. Essi d'altra parte producono, mescolandosi, gli altri colori e sfumature. Abbiamo visto come purità e mescolanze diventino il contenuto di un lavoro inconscio sui colori che prende svariate forme. Queste forme non sono tuttavia vaghe e mutevoli, riguardano l'universale umano e le differenze razziali, le materie fisiologiche (sangue e sperma in particolare) e le religioni, i sessi e la speculazione teorica, la salute e la malattia, l'amore e la guerra, il destino individuale e la morte. L'ebraismo è l'elemento mercuriale di processi che agitano affinità e simpatie di tipo alchemico. L'ebraismo, nella sua forma ortodossa, talmudica, come vedemmo a proposito del sabato e vedremo circa la circoncisione o il Bar Mitzvah, ma anche nelle forme più libere e trasgressive offerte dalla mi136
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