Il piccolo Hans - anno XX - n. 78 - estate 1993

vizio piuttosto anziana le apre. L'analista è vecchio con un grembiule da cucina. Lei entra e c'è un bambino handicappato. Si sdraia e l'analista induce il bambino, di _aspetto normale, ma autistico, a toccarle le mani. Questo dovrebbe curare entrambi. A questo sogno sul genitale maschile (il bambino handicappato) ne segue un altro venerdì sul rapporto della paziente col genitale femminile. Eccolo: È in camera da letto dei genitori. Il padre è in un letto singolo. Lei si alza ed è in piedi tra i genitori. Si scusa perché davanti il vestito è aperto e si vede tutto, si vedono i suoi genitali che sono due tasche che le ricordano la proboscide dell'elefante Eva che osservava molte volte da bambina (ci si mettevano monetine, noccioline, arance, ne ricorda l'interno rosa). Questo suo sesso ha in fondo un liquido giallastro che le fa schifo [si notino le sfumature, il rosa e il giallastro, che precorrono l'apparire dei due colori puri nel sogno del sabato]. Suo marito era malato, aveva un tumore, la cistite era fatta di grani. Dopo questo sogno di un genitale femminile collegato alla proboscide dell'elefante Eva e all'inseminazione (le monetine, i grani), viene il sogno del sabato in cui il genitale unico, maschile e femminile, riappare esibito nella discesa che lo scopre, inetto alla fecondazione (la gomma Pirelli sta per il profilattico), esibito alla circoncisione. All'ostensione di questo modello unico di genitale è dedicato un successivo sogno che raggiunge, nell'osservanza del fallo circonciso anche l'integrazione del giallo e del rosso. È in gita in un posto con altre persone. La gita è guidata da Maddalena, una sua amica, testimone questa volta di una crocifissione-circoncisione 133

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