Il piccolo Hans - anno XX - n. 78 - estate 1993

potrebbe servirsi dei mezzi pubblici o della sua auto, ella prende ogni volta immancabilmente un taxi. Come spiegare al mio giovane allievo che non si tratta di una strana e un po' provocatoria ostentazione che maschererebbe una resistenza al lavoro analitico, ma della sottile modalità con cui un veicolo normalmente giallo adduce al luogo dell'analisi, con la paziente che non saprebbe come parlarne, il colore che per l'inconscio è quello degli ebrei? L'automobile la riguarda in molti modi: in auto è morto violentemente il suo vero padre, il padre «naturale» che l'ha generata. In auto per lungo tempo, prima dell'analisi, è rimasta ripetutamente bloccata, incapace di proseguire il cammino che avrebbe dovuto portarla fra le braccia di un suo innamorato. In macchina finalmente è stata assalita da una violenta crisi di panico davanti a un semaforo rosso. E allora, che cosa vuole comunicare al suo analista, a quel particolare analista, la sua paziente facendosi portare in taxi? L'analista ha svolto con me la propria analisi e porta il caso della donna in supervisione. Anche a lui le automobili non sono indifferenti: egli imputa al padre la colpa dello scontro in cui un suo fratellino, tenuto imprudentemente sulle ginocchia, perse la vita. In un processo interminabile, egli ha preso su di sé tutti i ruoli di vittima, testimone e giudice del padre. E niente ha potuto scuotere la sua convinzione che il padre è un assassino e il suo operato simile a quello del Dio cristiano che non risparmiò la vita del figlio (ricorda la crudele usanza della sua famiglia di far morire in modo efferato l'agnello pasquale, ricorda ancora l'abbandono a sicura morte di un cane fedele, sogna frequentemente del signor Agnelli). Il transfert non si annoda presso l'analista ma presso il suo supervisore. Esso lega paziente e analista con un vincolo di solidarietà che si fonda sul comune rinnegamento del padre naturale. L'auto gialla sta a significare l'assolvimento da parte della paziente del voto vendicativo dell'analista: 126

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