Il piccolo Hans - anno XX - n. 78 - estate 1993

Il tentativo di riorganizzare attraverso l'analisi la propria vita strappandola a una direzione materna che fa trasparire il disegno di prostituire la figlia a uomini che la disprezzano, sembra votato al fallimento. Locale di passaggio cui la volontà materna conferisce però la stabilità del soggiorno, il corridoio mette una possibile relazione amorosa fatta di incontri brutali e velatamente prezzolati sullo stesso piano con il breve periodo di vita matrimoniale della madre, terminato con una cacciata del marito riprodotta dall'espulsione a bottigliate dell'uomo del sogno. Anche la visione idilliaca del mare dalla finestra rimanda al ricordo del modo traumatico con cui Daria, durante una crociera, decise di sbarazzarsi della sua verginità scegliendosi l'uomo in divisa vagheggiato dalla madre. Di positivo sembra rimanere solo il lampadario che pende dall'alto sulla scena sanguinosa e intorbidata del corridoio-soggiorno e che le fa venire in mente il nonno fondatore di stati. A terra, i colori del piacere sessuale, in alto i valori spirituali del nonno. La luce del lampadario sembra voler nobilitare l'atmosfera di promiscuità sessuale in cui bagna il sogno, innalzarla quasi in una sfera di utopia religiosa cui si riallaccia il pensiero di uno zio materno che in Inghilterra aveva battezzato i propri figli in una chiesa universale tesa a rappresentare e unire tutte le religioni. Senonché il lampadario è solo dorato. Sotto l'egida dell'unità evocata, il ritorno all'origine ebraica ha ora i tratti attribuitile dall'origine pura, la falsità e la doppiezza. Ed ecco che lo stupro cui l'analisi la mette di fronte diventa una violenza stessa dell'analisi, l'analista si confonde con l'amante brutale nel momento in cui, come l'uomo nel sogno, le impedisce la visita indisturbata all'apparato genitale materno che rinnova la sua fusione con la madre ebrea. Il significante pure di origine ebraica del cognome dell'analista (che è poi il mio) cessa di evocare la sfera liberatoria delle teorie errate (le teorie 122

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